Startup, Vc Hub Italia: il Recovery Fund premi chi può crescere

Il dg Cerruti: no soldi a pioggia, ora c'è attenzione politica

DIC 4, 2020 -

Milano, 4 dic. (askanews) – Sfruttare le risorse del Recovery Fund per sostenere l’innovazione di settori storici del made in Italy, come alimentare, moda e life science, puntando su progetti vincenti. “L’errore da non fare è gettare soldi a pioggia, anche nelle startup”, dice ad askanews Francesco Cerruti, direttore generale di Vc Hub Italia, l’associazione di venture capital, investitori e startup italiane. “Dobbiamo provare a investire di più sulle idee che hanno spazio per crescere – spiega – E il Recovery Fund ci permetterà di migliorare in un settore dove siamo storicamente in ritardo”, quello dei capitali di rischio applicati all’innovazione. “Per questo – spiega – abbiamo proposto al governo il varo di un fondo dei fondi verticale che insista sui settori strategici, come alimentare, moda, scienza e fintech”.

Un’indagine del Politecnico di Milano ha rivelato che tra l’Italia e i suoi principali competitor europei il gap di investimenti nel venture capital è ancora molto ampio. Nel nostro Paese, hanno calcolato gli analisti dell’ateneo milanese, vengono investite un decimo delle risorse francesi e un nono di quelle tedesche. Anche rispetto alla Spagna la differenza è sensibile, con due quinti degli investimenti effettuati.

“Noi non vogliamo rassegnarci a questa situazione”, insiste Cerruti. “Dobbiamo fare attenzione al vizio di contare il numero di imprese censite perché non serve a nulla avere 12mila startup innovative se nemmeno una riesce a raccogliere 100 milioni di euro in un round di investimento. La soluzione – dice – è selezionare con grande attenzione la direzione dei finanziamenti e premiare idee competitive su scala europea”.

Nell’anno marchiato dal Covid-19 l’ecosistema delle startup ha tenuto. Sempre secondo il Politecnico di Milano gli investimenti in startup dell’high-tech sono arrivati a 683 milioni di euro, solo il 2% in meno rispetto alla raccolta del 2019.

“Quest’anno – sottolinea Cerruti – si sono poste delle basi importanti per il futuro: è stato varato Cdp Venture Capital -Fondo Nazionale Innovazione con la sua dotazione da un miliardo di euro da investire nel tempo e c’è stata finalmente la giusta attenzione da parte della politica verso il mondo delle startup ormai centrali per l’economia del nostro Paese”. “E infine c’è stato il via libera proprio per il Recovery Fund che sembra fatto a misura delle imprese innovative: premierà – chiosa – progetti sostenibili, digitali e capaci di creare lavoro”.