L’esortazione di Ursula von der Leyen all’Italia

"I fondi Ue sono la possibilità di decidere il futuro"

NOV 28, 2020 -

Roma, 28 nov. (askanews) – “L’Europa s’è desta: si è fatta in quattro per aiutare i Paesi membri che avevano maggior bisogno, siamo tutti insieme e ci sosteniamo a vicenda, questo significa essere Unione. Dopo decenni di dibattiti ideologici vediamo ora la solidarietà europea in azione”: lo ha dichiarato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, intervenuta all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Bocconi di Milano, richiamando però il nostro Paese alle sue responsabilità sull’uso delle risorse europee.

“Sin dall’inizio della crisi l’Ue doveva essere all’altezza dell’esempio dei cittadini: tutti i Paesi sono stati colpiti ma alcuni sono stati colpiti prima degli altri e in modo più forte. Questa crisi è stata uno shock simmetrico con conseguenze asimmetriche nell’Unione: tutti gli europei dovrebbero avere le stesse possibilità e le stesse tutele in una crisi di questo genere, questa è la promessa europea”, ha ribadito la presidente della Commissione.

Von der Leyen ha poi ribadito la sua fiducia nell’idea di un mercato sociale su scala continentale, parte dell’identità europea e “soluzione per uscire dalla crisi tutti insieme”: “Per questo l’Europa fin dall’inizio ha lavoro per sostenere l’Italia: molte società stanno affrontando delle difficoltà per la pandemia e il lockdown, e hanno bisogno di aiuto per sopravvivere e mantenere i propri dipendenti. Per questo abbiano creato SURE, per sostenere il lavoro a breve termine in tutta Europa”.

In breve, l’idea è non licenziare i dipendenti ma mantenere le conoscenze e le competenze all’interno delle imprese; e dopo SURE – di cui l’Italia riceverà la fetta più grande degli aiuti – è arrivato il Next Generation Ue, 750 miliardi di cui anche in questo caso sarà l’Italia a ricevere al quota maggiore.

Ma il successo del Next generation Ue arriverà solo se l’Italia enterà in gioco, ha avvertito Von der Leyen: “È giunto il momento che l’Italia prenda il proprio futuro nelle proprie mani e contribuisca al futuro dell’Europa, e per questo servono la volontà di fare delle riforme e un approccio strategico agli investimenti”.

Le riforme sono infatti “le fondamenta della ripresa”, mentre le risorse “non dovrebbero solo rilanciare l’economia, ma anche farla evolvere, renderla più green e digitale, più resistente a questi shock; ma questo non è possibile solo da Bruxelles, tutti i Paesi devono individuare una propria strategia”.

“L’Italia è riuscita ad uscire da numerose crisi, è un Paese di innovatori sempre in grado di ripensare alle proprie tradizioni, artigianato e industria e grazie a questo ha oggi la seconda base industriale in Europa e in tutto il mondo: il made in Italy è bellezza e qualità”, ha ricordato la presidente della Commissione.

“Con Next Generation Eu l’Italia può reinventarsi ancora una volta, avere la possibilità di decidere quale dovrebbe essere il nostro futuro, è questa la posta in gioco: l’Italia deve proporre come investire le risorse”, ha concluso: “Ogni stato membro sarà responsabile del piano nazionale ma le priorità vengono dell’Europa: tutti condividiamo l’obbiettivo di una ripesa verde, digitale e resiliente”.

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