Genova, Cda Atlantia delibera azioni legali verso dipendenti ed ex

"Profondo sconcerto e totale riprovazione"

NOV 13, 2020 -

Roma, 13 nov. (askanews) – Il Cda di Atlantia ha deliberato di avviare azioni legali verso dipendenti ed ex dipendenti coinvolti nell’ordinanza di misure cautelari disposte dal Gip di Genova, nell’ambito dell’indagine sulle barriere fonoassorbenti “Integautos” installate sulla rete autostradale, esprimendo “profondo sconcerto e totale riprovazione per i comportamenti e le affermazioni emerse nell’ordinanza”.

“Il Consiglio, preso atto che le barriere sono state verificate e messe in sicurezza con opportuni interventi tecnici tra la fine del 2019 e gennaio 2020 – si egge in una nota -,ritiene fondamentale che il Gruppo continui a portare avanti con la massima incisività il processo di profondo cambiamento già avviato nel corso del 2019”.

“Il Consiglio, alla luce delle nuove e ulteriori informazioni rese note dall’ordinanza di misure cautelari – prosegue la nota -, ha incaricato, congiuntamente alle società del Gruppo coinvolte, professionisti legali esterni di primario rilievo di verificare la sussistenza di comportamenti, da parte di dipendenti ed ex dipendenti di alcune società del Gruppo, non conformi alla legge, al Codice Etico, a norme e regolamenti aziendali, indipendentemente dalla loro rilevanza penale. Per questo motivo, Atlantia e la controllata Autostrade per l’Italia procederanno a richiedere alla Procura di Genova gli atti sottostanti all’ordinanza e a verificare gli atti già notificati alle società”.

“Qualora dalla valutazione emergano comportamenti non conformi alle norme, ai princìpi e ai valori della società e del Gruppo, verranno adottate le seguenti azioni – spiega la società -: provvedimenti disciplinari, sino alla risoluzione del rapporto di lavoro; interruzione del pagamento delle spese legali, qualora i fatti accertati connotino un qualsiasi esercizio improprio delle funzioni assegnate; esercizio delle clausole di claw-back, ove presenti e richiesta di eventuali ulteriori danni, ivi inclusi quelli reputazionali”.

Il Cda ha, inoltre, deliberato una specifica policy (denominata ‘Regole etiche di condotta e policy su azioni disciplinari, sospensioni dal servizio e risoluzione del rapporto di lavoro’) relativa aidipendenti coinvolti in procedimenti penali. La policy prevede che sia necessaria una valutazione dei fatti contestati – indipendentemente dall’accertamento della responsabilità in sede penale – per verificare la non esistenza di conflitti di interesse o violazioni rilevanti di norme, del Codice Etico o policy aziendali. Nel caso di valutazione negativa dell’operato del dipendente o ex dipendente, saranno assunti i provvedimenti di cui sopra.