Visco: record di giovani che non lavorano, spreco drammatico

"E non studiano. Conseguenze sociali gravi, urgente intervenire"

NOV 4, 2020 -

Roma, 4 nov. (askanews) – L’Italia ha un numero record di giovani che non studiano e non lavorano, un “drammatico spreco” con gravi conseguenze sociali. È il monito del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, secondo cui “l’Italia è al primo posto per la percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione (oltre due milioni: il 22% della popolazione in questa fascia di età, il 33% nel Mezzogiorno). Si tratta di un drammatico spreco di potenzialità a livello non solo economico, con conseguenze particolarmente gravi sul piano sociale: è urgente rispondere”.

“Da questo soprattutto – ha sottolineato Visco agli ‘Stati generali delle pensioni’ organizzati dall’università Bocconi e da Deutsche Bank – dipende il futuro del paese e, in ultima istanza, il rientro da un debito pubblico molto elevato e la sicurezza del mantenimento degli impegni sul fronte previdenziale”.

Glv