Roma, 22 ott. (askanews) – Tutto è partito da un passatempo estivo: zio e nipote, al mare, scrivono su bigliettini di carta 32 avvenimenti storici divertendosi poi a disporli in ordine cronologico. Da lì l’escalation è stata continua: prima la consapevolezza che l’idea potesse trasformarsi in qualcosa di più “serio”, con la creazione di un set di card plastificate, e poi la fondazione di Garycom, startup che ha lanciato pochi mesi l’app LineTime. E’ la storia di Eugenio Garibaldi, torinese, 27 anni (il nipote, CEO e founder dell’Azienda) e Pietro Garibaldi, lo zio, economista e docente al Collegio Carlo Alberto, che lo supporta nell’avventura imprenditoriale.
In soli 9 mesi di vita LineTime è stata scaricata da 200.000 persone, con oltre 3.500.000 sfide e 6.500.000 descrizioni lette: è stato calcolato che gli utenti, in questi pochi mesi, hanno globalmente trascorso quasi 10 anni giocando con le varie categorie.
Il gioco è semplice e coinvolgente al tempo stesso: si tratta di scegliere una categoria (sono 46, tra cui storia, letteratura, arte, cinema persino eroi Marvel, Game of Thrones, etc ) e ordinare gli eventi sulla linea del tempo, imparando dai propri errori e interagendo con gli altri utenti.
“E’ davvero un fenomeno intergenerazionale – commenta Eugenio Garibaldi, inventore del gioco e CEO di Garycom – la nostra App viene scaricata e giocata indifferentemente da persone mature ed anziane e anche da ragazzi molto giovani”.
Uno dei motivi del successo è la capacità di insegnare divertendo: non è un gioco fine a se stesso ma consente di misurarsi sulla conoscenza di tantissimi argomenti diversi.
“Al momento abbiamo lanciato un nuovo aumento di capitale – continua Eugenio – abbiamo obiettivi ambiziosi (1 milione di euro) ma vogliamo crescere in modo sano ed organico: questo round di finanziamento, che scade il 31 dicembre, è aperto ancora ad ulteriori “founder”. Il prossimo anno valuteremo round ad hoc con condizioni speciali, apertura ad eventuali ventures e simili”.
I soci di Garycom sono 21 e comprendono professionisti affermati, in larga misura torinesi, come Alberto Anfossi, attuale segretario generale della Compagnia di San Paolo; Massimiliano Cagliero, ad di di Banor Sim, l’imprenditore alberghiero Riccardo De Giuli; il business angel Andrea Rota; Enrico De Maria, ceo AAA, senza dimenticare Michele Denegri e altre importanti figure.
“Il prossimo passo sarà il consolidamento sul territorio italiano e la validazione del modello di business. A quel punto saremo pronti per localizzare il gioco e proiettarci all’estero. Il nostro è un progetto molto scalabile” – conclude Eugenio Garibaldi.