Apicoltura, Fai: siamo una attività d’interesse nazionale

Cirone: per garantire impollinazione naturale e biodiversità

LUG 1, 2020 -

Roma, 1 lug. (askanews) – L’apicoltura è “un’attività di interesse nazionale” per assicurare l’impollinazione naturale e la biodiversità. Lo ha sottolineato il presidente della Federazione apicoltori italiani (Fai), Raffaele Cirone, in un’audizione in commissione agricoltura al Senato. In Italia “ci sono 56.665 proprietari di alveari, con 1.835.776 colonie: 1.579.776 alveari e 256mila sciami, due milioni di api regine e 80 miliardi di api operaie”.

“Siamo il quarto paese su scala europea – ha spiegato il presidente – con un valore ecosistemico di 150 miliardi di euro. Numeri in crescita costante che riguardano un indotto articolato di produzioni dell’alveare (miele, polline, pappa reale, propoli, idromele), servizi di impollinazione all’agricoltura e all’ambiente, tecnologie e attrezzature apistiche, laboratori per le analisi del miele, ricerca specializzata e un’ampia parte di società che guarda agli apicoltori come esempio didattico nella scuola”.

“La legge – ha aggiunto Cirone – classifica l’apicoltura attività di interesse nazionale, finalizzata a garantire l’impollinazione naturale e la biodiversità. Non chiamateci ‘hobbisti o amatori’, sono categorie inesistenti sotto il profilo legislativo e sminuiscono chi non sceglie la strada del reddito o dell’allevamento commerciale. In realtà gli apicoltori sono tutti allevatori con un elevato livello professionale teso a preservare anche una sola famiglia di api. Questo patrimonio dell’Italia va difeso nell’interesse di tutti”.