A marzo-aprile perse 12,7 mln di presenze in B&B e case vacanze

Stime elaborate per Aigo Confesercenti dal Cst Firenze

APR 17, 2020 -

Milano, 17 apr. (askanews) – Lo stop per l’emergenza coronavirus sta azzerando B&B, affittacamere e case vacanze. Secondo le stime elaborate per Aigo Confesercenti dal Cst Firenze, il lockdown di marzo e aprile costa all’extra-alberghiero il 95,8% delle presenze (-12,7 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), con una perdita di 966 milioni di euro di spesa turistica.

A lanciare l’allarme è il presidente nazionale di Aigo Confesercenti, Claudio Cuomo, che chiede nel prossimo decreto Aprile di tutelare il settore, “altrimenti rischiamo che centinaia di migliaia di famiglie abbiano un problema di occupazione maggiore di quello che abbiamo conosciuto negli ultimi anni”.

“Il turismo è uno dei settori trainanti della nostra economia italiana e al suo interno, il comparto extra-alberghiero è tra quelli cresciuti più velocemente negli ultimi anni – ha dichiarato Cuomo – Lo stop dovuto all’emergenza coronavirus, però, ha portato ad un improvviso e pressoché totale azzeramento dei fatturati. Di fronte a questi numeri, si sentono lasciati indietro la stragrande maggioranza dei gestori: in oltre il 50% dei casi parliamo di persone fisiche senza partita Iva, che hanno trovato nell’affitto di casa l’unico lavoro. Indennità non sono previste in quanto non sono soggetti iscritti all’Inps. Accesso al credito non è previsto perché non sono imprese. Si sentono lasciate indietro anche le imprese che gestiscono le attività ricettive che sono rimaste escluse dalla indennità quando i commercianti come soci e amministratori non sono iscritti alle gestioni separate Inps, come del resto hanno facoltà di fare”.