Covid, Angi: Decreto Connessioni imprese, startup e sicurezza reti

"Misure straordinarie e provvedimenti economici mirati"

APR 6, 2020 -

Roma, 6 apr. (askanews) – In questa situazione di emergenza sanitaria, in cui l’Italia è chiamata ad agire con grande forza e rapidità, per sostenere il comparto sanitario e le persone colpite dal coronavirus, per supportare le famiglie e i giovani, per salvaguardare il comparto economico e industriale dell’Italia, occorrono misure straordinarie e provvedimenti economici mirati a raggiungere tali scopi.

Tra i numerosi temi in discussione da parte del governo, il messaggio dell’Angi-Associazione Nazionale Giovani Innovatori, promossa e patrocinata dalle maggiori istituzioni italiane ed europee, pone l’attenzione su una serie di proposte concrete sull’alfabetizzazione digitale, sulle imprese e le startup, sulla riduzione del divario digitale, sulla tutela del cosiddetto lavoro agile e sulla sicurezza del dato informatico. Proposte che, indirizzate direttamente al parlamento e al governo, rappresentano un contributo per la stesura di provvedimenti ad hoc a sostegno dell’ecosistema innovazione italiano.

Angi chiede al governo, data la necessità vitale delle reti nella fase emergenziale, lo sviluppo di un ‘decreto Connessioni’. Il primo punto proposto dall’Angi riguarda l’alfabetizzazione digitale. Su questo tema l’Associazione chiede di attuare il Piano nazionale scuola digitale, adottare il libro di testo digitale, istituire un fondo per l’acquisto di piattaforme digitali per famiglie bisognose, sviluppare piattaforme proprietarie della pubblica amministrazione come sostegno alla didattica a distanza.

Altro punto fondamentale toccato dall’Angi è quello relativo al mondo startup e imprese. Qui si propone di sospendere le scadenze di permanenza nel registro, di quelle sociali e fiscali, accelerare il pagamento dei crediti d’imposta in r&s, sospendere i termini di rimborso di prestiti concessi da banche o garantiti dallo Stato, istituire un ‘fondo di garanzia per le startup’, presso il Fondo nazionale innovazione che possa garantire prestiti a fondo perduto per il sostegno delle startup innovative ed estendere le indennità di licenziamento a tutti i tipi di lavoratori.

Si passa poi alle strategie per la riduzione del divario digitale, che per Angi deve passare dal sostenere la tecnologia Fixed wireless access per la transizione digitale degli enti locali, sbloccare i fondi per gli incentivi alle famiglie per l’adozione della banda ultralarga. In merito allo smart working, si chiede di rinegoziare le forme dei contratti collettivi di lavoro per introdurre il diritto alla disconnessione e maggiori tutele del bilanciamento lavoro/tempo libero, nonché di incentivare la formazione in ambito cybersicurezza dei dipendenti, sia della Pa che delle imprese.

Altra problematica affrontata dall’Angi nel suo articolato documento è quello relativo alla sicurezza del dato informatico. Per affrontarlo Angi propone di istituire un Fondo per la sicurezza cibernetica presso il ministero dello Sviluppo economico.