Bain: il settore del lusso perderà nel 2020 tra i 60 e 70 miliardi

Nel primo trimestre contrazione tra 25-30% a livello mondiale

MAR 30, 2020 -

Milano, 30 mar. (askanews) – Fin dalla fase iniziale della attuale crisi, il settore dei beni personali di lusso ha iniziato a subire i primi effetti della diffusione del Covid-19 in Cina, i cui cittadini nel 2019 hanno rappresentato il 90% della crescita del mercato globale del lusso. Nel frattempo, l’emergenza si è trasformata in una pandemia, con effetti su tutti i principali mercati mondiali, a partire dall’Italia, quartier generale e sede di molte marche e dei principali fornitori dell’industria del lusso. Bain ha stimato l’impatto immediato della crisi, con una contrazione a livello globale del mercato del lusso tra il 25% e il 30% nel primo trimestre del 2020 rispetto al primo trimestre dell’anno passato. Per l’intero 2020, invece, Bain ha ipotizzato tre possibili scenari evolutivi del mercato globale del lusso, che tengono conto della perdita immediata di vendite nei negozi diretti e della riduzione futura di ordini dal canale di distribuzione indiretta e triangolano differenti ipotesi in termini di durata, ampiezza e intensità dell’epidemia e degli effetti sulle principali nazionalità e sui flussi di spesa nei vari paesi. Lo scenario intermedio suggerisce una contrazione tra il 22% e il 25%, pari a una flessione tra i 60 e i 70 miliardi di euro, con un impatto sulla redditività più che proporzionale.