Milano, Fs punta a vendere ex scalo di Porta Romana entro giugno

In corso redazione linee guida per masterplan e per bando di gara

GEN 20, 2020 -

Milano, 20 gen. (askanews) – Dopo l’aggiudicazione a maggio 2019 al gruppo guidato da Fondo Immobiliare Lombardia (FIL) e gestito da Investire Sgr dell’area Greco-Breda, dove gli architetti di Barreca & La Varra stanno già progettando un nuovo quartiere di housing sociale a zero emissioni, Fs Sistemi Urbani (Gruppo Fs) prosegue il piano di conversione dei sette ex scali ferroviari dismessi di Milano a partire dall’area di Porta Romana. Si tratta infatti del terreno che ospiterà il villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026 e lì il gruppo ha presentato i risultati degli ultimi tre anni di lavoro, dopo l’ultimo seminario pubblico e la firma dell’Accordo di programma che ha sbloccato il progetto. La superficie totale, comprendendo anche Farini, San Cristoforo, Lambrate, Rogoredo e Porta Genova, è di circa 1 milione di metri quadrati, il 65% dei quali saranno destinati ad aree verdi.

L’assegnazione dei Giochi olimpici impone per gli edifici di Porta Romana una serie di ulteriori prescrizioni, ragione in più per non perdere tempo. Per questo sono in corso di redazione le linee guida per il masterplan e per il bando di gara, con di arrivare alla vendita dell’area entro il primo semestre di quest’anno. Lo sviluppo dell’area, in vista delle Olimpiadi invernali, comprenderà le opere di urbanizzazione e infrastrutturazione, nonché di trasformazione di aree a verde pubblico. Finiti i Giochi, le residenze degli atleti saranno riconvertite in alloggi di housing sociale e per studenti universitari.

Rete Ferroviaria Italiana sta intanto sviluppando il progetto della nuova stazione di Porta Romana, in asse con l’attuale, prevedendo un integrato sistema di accessibilità ciclopedonale con la stazione metropolitana di piazzale Lodi (linea M3). È inoltre allo studio lo spostamento dei binari e un loro parziale interramento. Questa soluzione permetterà di ottenere la connessione pedonale e di verde, e di ricucire la linea ferroviaria fra la parte Nord e Sud dello scalo attraverso la costruzione di un land bridge.

A ottobre 2018 è stato poi lanciato il “Concorso Farini”, selezione internazionale per la redazione del masterplan di trasformazione e rigenerazione urbana degli ex scali ferroviari Farini e San Cristoforo. Il progetto vincitore del concorso s’intitola “Agenti climatici” del team Oma e Laboratorio Permanente. Verde e sostenibilità ambientale rappresentano il cuore del progetto vincitore. Nell’ex scalo Farini nascerà un parco unitario e lineare di oltre 25 ettari. La superficie di 14 ettari dello scalo San Cristoforo sarà totalmente destinata a parco pubblico. In base all’Accordo di programma, allo scalo Farini si calcola arriveranno 1.000 appartamenti di edilizia residenziale sociale, che diventeranno 1.500 con l’edilizia convenzionata ordinaria.

Come per lo scalo Greco-Breda, anche Lambrate rappresenta una delle sette aree con cui Milano partecipa alla seconda edizione del bando internazionale “Reinventing Cities” e l’iniziativa si concluderà nei primi mesi del 2021. Quanto a Rogoredo è stato lanciato un concorso di idee “AAA architetticercasi” promosso da Confcooperative Habitat. L’ex scalo più indietro, ma anche quello più centrale, è quello di Porta Genova, per il quale si attende la realizzazione della nuova stazione di Tibaldi. Sarà una fermata della Circle line alla quale l’Accordo di programma destina 97 milioni di euro di investimenti. L’obiettivo è avviare i lavori nell’aprile 2020. Nel frattempo il Collegio di vigilanza ha approvato la realizzazione di una fermata ferroviaria aggiuntiva a quella già prevista dall’Accordo di programma (Stephenson) in corrispondenza della passerella di collegamento tra l’ex Expo (ora Mind) e Cascina Merlata.