Ubi Banca, First Cisl: ora più forte il ricambio generazionale

Intesa su 300 uscite e 150 assunzioni. "Accordo positivo"

GEN 14, 2020 -

Roma, 14 gen. (askanews) – La First Cisl giudica positivamente l’accordo tra Ubi Banca e i sindacati del credito per 300 uscite, volontarie e incentivate, e 150 nuove assunzioni. “Pur ribadendo la nostra perplessità – afferma la segretaria nazionale con delega per il gruppo Ubi, Sabrina Brezzo – di fronte all’emorragia di personale che continua a interessare il settore, nonostante la situazione economica e di redditività decisamente in miglioramento, vogliamo sottolineare come sia prioritario continuare a impegnarci per invertire la rotta e investire nella effettiva valorizzazione del patrimonio umano, primo e indispensabile asset delle aziende del credito. Un obiettivo questo fondamentale, anche in vista dell’atteso nuovo piano industriale del gruppo Ubi”.

Tra le 300 uscite in programma, 50 risalgono al piano precedente, firmato a marzo. I lavoratori che faranno domanda di accesso al Fondo di solidarietà dovranno maturare i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre del 2024 e saranno equamente distribuiti tra i sette ambiti corrispondenti alle macroaree territoriali. Per le assunzioni, 100 saranno a tempo indeterminato e 50 con contratto di inserimento. A queste si aggiungono 42 stabilizzazioni di lavoratori a tempi determinato già in servizio nel gruppo, i cui contratti scadranno nel corso dei prossimi mesi.

“È positivo – sottolinea Giuseppe Cassella, segretario responsabile della First Cisl del gruppo Ubi – che ancora una volta sia stato affermato il principio che alle uscite per pensionamento o per accesso al Fondo di solidarietà debba sempre corrispondere la creazione di nuova occupazione. In questa occasione, tra l’altro, il tasso di sostituzione è di un ingresso ogni due uscite, un miglioramento evidente rispetto ai precedenti accordi, nei quali si prevedeva una assunzione ogni tre esodati-pensionati. Per questo il nostro giudizio è positivo”.