Bankitalia: nel 2019 Pil +0,2% e +0,5% nel 2020, restano rischi

Previsione quest'anno lievemente in rialzo. Debolezza prossimi anni

DIC 13, 2019 -

Roma, 13 dic. (askanews) – Il Pil italiano crescerà quest’anno dello 0,2% per poi rafforzarsi gradualmente nei tre anni successivi, portandosi allo 0,5% nel 2020, allo 0,9% nel 2021 e all’1,1% nel 2022. Sono le proiezioni macroeconomiche per l’economia italiana della Banca d’Italia che sottolinea tuttavia che restano rischi legati all’incertezza globale, alle tensioni commerciali e all’andamento dell’attività economica dei nostri principali partner europei, che potrebbero ripercuotersi sulle nostre esportazioni e sulla propensione a investire delle imprese, nonché alla possibilità che nuovi episodi di volatilità finanziaria si riflettano sui costi di finanziamento di famiglie e imprese”.

Via Nazionale precisa che rispetto alle precedenti proiezioni del Bollettino economico di luglio, “la stima è marginalmente più elevata per il 2019, riflettendo le informazioni più favorevoli disponibili per i primi nove mesi dell’anno, e lievemente inferiore nel 2020 e nel 2021, a seguito degli effetti della più accentuata debolezza del quadro internazionale, in larga parte, ma non interamente, compensati dallo stimolo proveniente dai più bassi tassi di interesse”.

Alla crescita del prodotto, spiega Bankitalia, contribuirebbero sia i consumi delle famiglie sia gli investimenti in beni strumentali, sospinti da condizioni di finanziamento favorevoli. La crescita dell’accumulazione resterebbe tuttavia più moderata rispetto a quella osservata nell’ultimo triennio, riflettendo l’accresciuta incertezza sulle prospettive della domanda. Le esportazioni aumenterebbero in linea con la crescita moderata della domanda estera per i prodotti italiani. L’occupazione si espanderebbe in media a tassi lievemente inferiori a quelli del prodotto.