Manovra, no proroga cedolare affitti negozi.Confedilizia:più tasse

Spaziani Testa: sconcerto, stop unica misura per comparto in crisi

DIC 10, 2019 -

Roma, 10 dic. (askanews) – Nulla di fatto sulla proroga per la cedolare secca al 21% sugli affitti dei negozi. La norma introdotta lo scorso anno non è stata confermata nonostante le diverse proposte bipartisan alla manovra. Sconcerto è stato espresso da Confedilizia che ha parlato di più tasse sui negozi affittati.

“La scorsa notte – ha affermato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – il Governo e la maggioranza hanno deciso di annullare la cedolare secca del 21 per cento sugli affitti dei negozi, che era stata introdotta un anno fa con l’intento di limitare la gravissima crisi dei locali commerciali. Si tratta di una decisione sorprendente”.

“La necessità della cedolare – ha proseguito – era talmente evidente che a richiederla erano state anche le associazioni dei commercianti, convinte anch’esse che l’eccesso di tassazione sui proprietari dei locali affittati ostacolasse l’apertura di nuove attività. In assenza della cedolare il proprietario è infatti soggetto all’Irpef, all’addizionale regionale Irpef, all’addizionale comunale Irpef e all’imposta di registro, per un carico totale che può superare il 48% del canone e al quale deve aggiungersi la patrimoniale Imu-Tasi, oltre alle spese di manutenzione dell’immobile e al rischio morosità (per non parlare degli effetti provocati dalla preistorica regolamentazione dei contratti di locazione interessati)”.

“Insomma – ha concluso il presidente di Confedilizia – mentre ci si straccia le vesti per l’espansione di Amazon e per la moria di negozi, si elimina l’unica misura con la quale vi era speranza di rianimare un comparto in crisi, contribuendo anche a migliorare l’aspetto delle nostre città, combattendo degrado e insicurezza. Davvero incredibile”.