Landini: meno tasse in busta paga, tornare all’articolo 18

L'occupazione si crea con gli investimenti pubblici e privati

AGO 31, 2019 -

Milano, 31 ago. (askanews) – Meno tasse in busta paga e una cura vera d’investimenti. Queste le priorità che dovrebbe avere il nuovo Governo secondo il leader della Cgil, Maurizio Landini, che, in un’intervista al Sole 24 Ore, rilancia anche l’articolo 18.

“L’occupazione si crea con gli investimenti pubblici e privati, soprattutto nel Mezzogiorno, in settori strategici come la formazione e la ricerca. Servono assunzioni stabili in tutta la PA – sottolinea Landini – Occorre una vera riforma fiscale, non la flat tax, che mantenendo il principio della progressività consenta a lavoratori dipendenti e pensionati di pagare meno tasse. Chiediamo di ridurre il cuneo fiscale per la parte che riguarda il lavoro. Entro la fine dell’anno – spiega – sono in scadenza i contratti nazionali di milioni di lavoratori, proponiamo di detassare gli aumenti dei contratti nazionali, per far aumentare i consumi con gli stipendi più alti”.

Dal nuovo governo, prosegue Landini, “attendiamo una seria lotta contro l’evasione fiscale. Nessuno si scandalizzerà poi se verrà chiesto un contributo di solidarietà a quel 10% di contribuenti su cui si concentra la ricchezza per finanziare un piano di investimenti per la sostenibilità ambientale e la manutenzione del territorio”. E “chiediamo di rimettere mano al Jobs act cambiando completamente impostazione, dando attuazione alla proposta di legge di iniziativa popolare che abbiamo presentato in Parlamento con oltre un milione e mezzo di firme che disegna un nuovo Statuto dei lavoratori, con il ripristino dell’articolo 18 e la sua estensione, per allargare i diritti a tutte le forme di lavoro”.