Findus, tonno e salmone più sostenibili certificati Msc e Asc

Salgono a 57 referenze certificate, pari al 90% della produzione

GIU 27, 2019 -

Milano, 27 giu. (askanews) – Findus ottiene il marchio blu di pesca sostenibile MSC (Marine Stewardship Council) e quello verde di acquacoltura responsabile ASC (Aquaculture Stewardship Council) per il proprio tonno e il proprio salmone. Nel primo caso, in particolare, si tratta di una novità di rilieavo visto che è tra i primi prodotti di questo segmento ad ottenere il bollino blu.

Findus, con quest’ultime certificazioni, porta così a 57 le referenze di pesce certificate, pari a circa il 90% della propria produzione complessiva, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro il 2025. La scelta di Findus ha spinto il mercato verso livelli più elevati di sostenibilità: ad oggi circa il 30% dei volumi dell’intero mercato del pesce surgelato sono stati certificati secondo gli standard di pesca sostenibile MSC.

Findus, dal 2015 parte del gruppo Nomad Foods che ha appena presentato il proprio bilancio di responsabilità sociale, da diversi anni lavora per avere prodotti a base di pesce e frutti di mare da pesca sostenibile. Nel caso della pesca del tonno la certificazione è un percorso complesso: basti pensare che, ad oggi, a livello mondiale solo il 29% dell’intero pescato è certificato (Marine Stewardship Council). Grazie anche alla collaborazione con Pacifical Wild Tuna, il 100% del tonno Findus proviene da pesca certificata e sostenibile. Per ottenere il marchio blu di pesca sostenibile e certificata MSC è necessario rispettare tre criteri fondamentali: la pesca deve lasciare in mare abbastanza pesci per permettere loro di riprodursi, affinché l’attività possa proseguire nel tempo; deve essere effettuata in modo da minimizzare il suo impatto, consentendo alla flora e alla fauna marina di prosperare; deve essere gestita dalle aziende in modo responsabile e nel rispetto delle leggi vigenti.

L’acquacoltura può rappresentare un’altra forma di contrasto alla pesca intensiva, se praticata in modo virtuoso e controllato. Per stabilire se l’allevamento è realmente sostenibile è stato creato il marchio Asc: l’Aquaculture Stewardship Council è un’organizzazione internazionale indipendente senza scopo di lucro che stabilisce requisiti rigorosi per l’acquacoltura responsabile, spronando i produttori ittici a minimizzarne l’impatto ambientale e sociale. Se l’acquacoltura non è ben gestita può avere una serie di effetti negativi, tra cui l’inquinamento delle acque, l’interruzione degli ecosistemi locali e condizioni di lavoro sfavorevoli. Le aziende che rientrano nel programma Asc e che ottengono il marchio verde sulla confezione, come per il salmone Findus, impiegano standard altamente qualitativi in un’ottica di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale.