Perchè il 17 giugno sarà il “lunedì nero” delle tasse

Lo dice la Cgia

GIU 15, 2019 -

Roma, 15 giu. (askanews) – Il 17 giugno sarà il “lunedì nero” delle tasse. Lo afferma la Cgia, secondo cui “per imprese e famiglie dopodomani è il primo tax day dell’anno, visto che saranno chiamate a versare all’Erario 32,6 miliardi di euro. Una vera e propria stangata”.

“Oltre ad avere – afferma il coordinatore dell’ufficio studi Paolo Zabeo – una pressione fiscale tra le più elevate d’Europa, in Italia è estremamente difficile anche pagare le tasse. La complessità e la farraginosità del nostro sistema tributario spesso mette in seria difficoltà perfino gli addetti ai lavori, come i commercialisti, le associazioni di categoria o i Caf.

Figuriamoci gli imprenditori, in particolar modo quelli di piccola dimensione, che all’interno della propria attività in moltissimi casi non dispongono nemmeno di un ufficio amministrativo minimamente strutturato”.

Entro lunedì, spiega l’ufficio studi, “gli imprenditori dovranno pagare al fisco le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori (12 miliardi di euro), mentre famiglie e imprese saranno chiamate a versare l’Imu-Tasi in capo alle seconde-terze case e agli immobili strumentali (9,9 miliardi). Industriali, commercianti, artigiani e lavoratori autonomi, inoltre, dovranno versare l’Iva allo Stato (9,8 miliardi) e, infine, si dovranno corrispondere le ritenute Irpef trattenute sui compensi dei lavoratori autonomi (935 milioni)”.

“Con una tassazione inferiore e più semplice – sottolinea il segretario della Cgia, Renato Mason – anche l’amministrazione finanziaria potrebbe lavorare meglio ed essere più efficace. La selva di leggi, decreti e circolari esplicative presenti nel nostro ordinamento tributario, invece, complica la vita a tutti, relegandoci tra il gruppo di paesi meno attrattivi per gli investitori stranieri anche per questo motivo”.

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