Via 7 anni prima con la mini-pensione nelle grandi aziende

L'emendamento dei relatori per le imprese con oltre 1000 dipendenti

GIU 3, 2019 -

Roma, 3 giu. (askanews) – Le grandi aziende potranno risolvere consensualmente il rapporto di lavoro con i dipendenti cui mancano 7 anni per la pensione pagando loro una “mini-pensione”, pari all’assegno maturato al momento delle dimissioni, fino a quando non potranno accedere alla pensione Inps.

E’ quanto prevede un emendamento al decreto crescita presentato dai relatori Raphael Raduzzi (M5S) e Giulio Centemero (Lega) alle commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera.

La misura, che sostituisce il contratto di solidarietà espansiva, è riservata alle aziende con oltre 1.000 dipendenti che intraprendono un programma di aggiornamento delle competenze tecnologiche e che presentano un programma di nuove assunzioni.

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