Boccia: non si governa con i tweet, manovra banco di prova

"Basta promesse". Platea Confindustria gelida con Di Maio

MAG 22, 2019 -

Roma, 22 mag. (askanews) – L’Italia “non riparte con lo slancio necessario”, la “crescita è piatta” e l’autunno si preannuncia “freddissimo” per l’economia. In questa situazione così complessa c’è chi, nel governo, utilizza parole che “inducono alla sfiducia”, parole irresponsabili che “sono contro l’interesse nazionale”, o chi pensa di governare con dei tweet, guidato solo da una “bulimia di consenso” che si misura in termini di like. Al Paese servono, invece, “visione e coraggio”, ma soprattutto azioni concrete. E’ questa la strada indicata da Vincenzo Boccia che, nella sua ultima relazione da presidente di Confindustria, ha chiesto al governo “responsabilità e ragionevolezza”. Banco di prova sarà la legge di bilancio che non potrà contenere “scelte semplici o indolori”.

In prima fila, ad ascoltare la relazione del numero uno di viale dell’Astronomia c’era il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto da un lunghissimo applauso della platea. Trattamento decisamente diverso quello riservato al vicepremier, Luigi Di Maio, al suo debutto, come ministro dello Sviluppo economico, sul palco dell’assemblea. Il lungo discorso di Di Maio non conquista la platea che, solo alla fine, gli tributa un tiepido applauso. Più calda l’accoglienza per il premier Giuseppe Conte che ha ringraziato le imprese “per l’impegno e la dedizione” con cui contribuiscono ogni giorno alla crescita del Paese.

Al di là degli umori della platea, sicuramente si registrano passi avanti nel rapporto tra Confindustria e governo: “siamo passati – ha detto Boccia – da un inizio di legislatura in cui il rapporto era difficilissimo o quasi inesistente con questo governo, ad un rapporto in cui si apre un confronto serrato, con punti di divergenza e convergenza, ma sicuramente è un passo avanti”.

Boccia ha anche lanciato un “patto” per la crescita. Il leader degli industriali ha invitato governo e opposizione a “collaborare tutti insieme per impostare una politica economica basata su realismo e pragmatismo”. La ricetta di Boccia prevede una serie di azioni concrete da mettere in campo con l’obiettivo di “rilanciare la crescita e abbassare lo spread”. Primo passo è ridurre il costo del lavoro, focalizzando le risorse sull’occupazione a tempo indeterminato. Poi avanti con “un piano shock” per grandi infrastrutture e piccole opere. Tra gli interventi anche una maggiore compartecipazione alla spesa pubblica “per le classi più abbienti”, l’eliminazione del dumping contrattuale con una legge sulla rappresentanza e un contrasto più efficace all’evasione fiscale, “incentivando l’uso della moneta elettronica”.

L’assemblea è stata anche l’occasione per cominciare a tracciare il profilo del prossimo presidente di Confindustria che prenderà le redini dell’Associazione a maggio 2020. Nei corridoi già comincia a circolare qualche nome, soprattutto di industriali del Nord, ma i giochi sono appena all’inizio.