Liu(Huawei): su 5G pronti a rispettare regole che Ue si darà

Dialoghiamo, servono standard di cyber sicurezza validi per tutti

MAR 12, 2019 -

Milano, 12 mar. (askanews) – “Siamo pronti a seguire qualsiasi tipo di regole che saranno fissate dai governi e dalla comunità europea”. Lo ha detto il vice presidente di Huawei per l’Europa, Abraham Liu, a margine dell’inaugurazione dei nuovi uffici milanesi della multinazionale cinese.

“Siamo felici che il 5G svolgerà un ruolo importante nella digitalizzazione, per ogni tipo di industria nei prossimi anni. Proprio per questo noi capiamo le preoccupazioni di ogni singolo consumatore e cliente relative alla sicurezza, e questo è un problema che condividiamo a tutti i livelli. È un sfida sociale. Secondo noi ogni stakeholder si deve sedere allo stesso tavolo per discutere delle preoccupazioni e fissare degli standard comuni e questi standard devono essere seguiti da tutti i fornitori di tecnologia, non solo da noi, ma anche gli altri, quelli europei e americani. Tutti dobbiamo trovare una soluzione comune a questi problemi relativi alla sicurezza. Qualche giorno fa sono stato con il vice presidente della commissione europea e lui ha chiaramente detto che l’Europa sta lavorando su questo fronte, sulla cyber security regolation. Il Gdpr è veramente la strada giusta che noi crediamo possa risolvere il problema e siamo molto propensi a partecipare a questo processo” ha aggiunto.

Quanto all’ipotesi che si necessario creare un organismo apposito per la cyber sicurezza nella Ue Liu ha sottolineato che l’Europa “ha già delle iniziative come Enisa per rafforzare le certificazioni sui programmi di sicurezza in Europa e noi siamo disponibili a supportare questi programmi basati sulle regole e siamo molto felici di questa iniziativa. Ci sono tre cose importanti da fare riguardo alla sicurezza: la prima è agire dal punto di vista tecnologico, quindi se la cyber sicurezza è un problema tecnico può essere sempre discusso e risolto. I fornitori di tecnologia devono ascoltare le preoccupazioni degli stakeholder, anche delle persone comuni, dei cittadini normali e clienti; anche chi ha la proprietà delle informazioni deve prendere molto sul serio queste preoccupazioni e deve essere aperto e trasparente. Quindi abbiamo aperto il nostro centro di trasparenza a Bruxelles che prima era nel Regno Unito proprio per essere aperti e trasparenti; il terzo punto è verificare gli standard, ci devono essere degli standard industriali per la cyber sicurezza quindi l’Europa ha già il Gdpr e speriamo che ci sia una regolamentazione simile per la cyber sicurezza, in modo che ogni fornitore di tecnologia possa seguire lo stesso standard, questa è la giusta direzione” ha concluso.