Enav si aggiudica un contratto in Libia da 2 milioni di euro

Per ammodernare equipaggiamenti torre controllo Aeroporto Tripoli

DIC 18, 2018 -

Roma, 18 dic. (askanews) – Enav annuncia di aver stipulato un contratto con la Libyan Civil Aviation Autority per l’ammodernamento degli equipaggiamenti della torre di controllo dell’International Airport di Tripoli. In particolare, secondo quanto recita un comunicato, il contratto prevede la fornitura e l’istallazione di 3 nuove postazioni operative per i Controllori del Traffico Aereo, l’integrazione e messa in esercizio dei sistemi per le comunicazioni terra-bordo-terra e ground-ground, nonché delle infrastrutture per le reti dati e wireless.

Le nuove infrastrutture tecnico operative assicureranno l’erogazione di tutti i servizi per la navigazione aerea volti a garantire la piena operatività e sicurezza dello scalo. La fine dei lavori è prevista entro il 2019. Il contratto ha un valore pari a 2 milioni di euro e prevede inoltre un’opzione di 900.000 euro per la fornitura e l’istallazione della componentistica meteo.

Enav collabora già con le autorità dell’aviazione libica e attualmente è impegnata nei lavori per la costruzione della nuova torre di controllo e del blocco tecnico dell’International Airport di Mitiga, l’altro scalo di Tripoli, che attualmente sta operando grazie ad una torre di controllo mobile fornita da ENAV.

“Per Enav operare in Libia ha un’importanza strategica: la zona sud del nostro spazio aereo infatti confina con quello libico che attualmente è soggetto a forti limitazioni ai voli commerciali”, ha dichiarato l’AD di Enav Roberta Neri. “A marzo sarà completata la nuova torre di controllo di Mitiga, entro la fine del prossimo anno entrambi gli aeroporti di Tripoli saranno pienamente operativi grazie anche al nostro supporto. Riuscire a favorire lo sviluppo del trasporto aereo e i collegamenti con l’Europa significa, in prospettiva, aumentare i flussi di traffico di interesse per il nostro Paese e recuperare quelle rotte che in precedenza attraversavano i nostri cieli”.