Privacy, Pizzetti: nuovo Gdpr vera rivoluzione per protezione dati

L'ex Garante al meeting Grant Thornton sul nuovo regolamento Ue

FEB 22, 2018 -

Roma, 22 feb. (askanews) – Meeting di Grant Thornton in materia di GDPR, ovvero l’iniziativa europea sulla General Data Protection Regulation, a pochi mesi dall’entrata in vigore in Italia del Regolamento Europeo n. 679/2016 che sarà obbligatorio dal 25 maggio 2018. Obiettivo dell’incontro quello di offrire una panoramica delle principali novità in materia di tutela della privacy per i diversi profili Organizzativi, IT e legali.

Presente Franco Pizzetti, già Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Membro del Gruppo di lavoro, presso il Ministero della Giustizia, per l’adeguamento della legge italiana della protezione dei dati al nuovo regolamento europeo.

Per Pizzetti “il nuovo GDPR è una vera rivoluzione copernicana rispetto alla protezione dati che abbiamo conosciuto negli scorsi venti anni. Al centro del nuovo sistema sta la tutela di un diritto fondamentale riconosciuto a tutti gli europei ma anche la dichiarata volontà di aumentare la tutela dei dati per accrescere la fiducia degli europei nell’economia e nella società digitale. Insomma la nuova regolazione punta su accrescere la fiducia nella libera circolazione dei dati e nello sviluppo tecnologico. Per questo innalza la tutela e impone al titolare di valutare con attenzione i rischi dei suoi trattamenti e di adottare le misure necessarie secondo il principio cardine di responsabilita’ (accountability). Rispettare e applicare bene il GDPR non è un adempimento burocratico ma un investimento nella propria impresa e nello sviluppo della quarta rivoluzione industriale”.

Francesco Pastore, Amministratore Delegato di Grant Thornton Consultants in Italia, ha invece dichiarato: “Con il GDPR la privacy diventa un vero e proprio processo aziendale che parte già nella fase di ideazione di un prodotto o servizio. I dati personali sono divenuti il nuovo petrolio dell’era digitale ed è per questo che vanno prevenuti i possibili abusi di informazioni riferibili agli individui. Una recente ricerca del Politecnico di Milano, analizzata da Grant Thornton Consultants, su un campione di 148 CIO di grandi aziende, rivela che solo il 9% degli intervistati ha in essere un progetto strutturato mentre le implicazioni del GDPR non sono note ai vertici aziendali nel 45% del campione analizzato. Da non sottovalutare il fenomeno, sempre crescente, del Cyber Crime anche considerando alcuni indicatori come le vendite di malware nel Darkweb (cresciute ad un tasso stimato di oltre il 2.500% nel 2017) e il valore economico delle cyber estorsioni (attestatosi a circa 1miliardo di dollari nel 2016). Non è difficile immaginare che, nel prossimo futuro, la complessiva strategia sui temi correlati alla sicurezza dell’azienda sarà un fattore competitivo che inciderà anche sul valore economico e della reputazione dell’impresa stessa”.