Piombino, pressing del governo su Cevital per ex Lucchini

Bellanova: già mandato a legali, ieri non hanno portato un piano

NOV 21, 2017 -

Granarolo (Bologna), 21 nov. (askanews) – E’ già stato dato mandato ai legati per l’avvio formale della risoluzione del contratto con Cevital, che attraverso la controllata Afertpi ha rilevato gli asset dell’acciaieria ex Lucchini. Lunedì al vertice al Mise, i vertici dell’azienda algerina “si sono presentati senza avere una proposta credibile, anzi senza avere una proposta, senza un investitore”. Per questo “abbiamo già dato mandato ai legali a all’amministrazione straordinaria di poter procedere”. Lo ha detto il vice ministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova.

“Ieri con il ministro Calenda abbiamo incontrato l’amministratore delegato di Cevital, Issad Rebrab, e abbiamo detto loro che sono inadempienti rispetto anche all’addendum che era stato fatto all’accordo di programma – ha spiegato Bellanova, a margine di un convegno a Cadriano nel bolognese per i 60 anni della Granarolo -. Rispetto a questo se loro non presenteranno rapidamente un piano industriale con degli investitori veri, noi abbiamo già dato mandato ai legali per procedere alla messa in discussione del contratto. Perché lì ci sono duemila persone” in cassa integrazione “c’è un territorio e c’è un’importante asset industriale che deve essere rilanciato”.

La scadenza a Cevital, come ha ricordato il vice ministro “l’avevamo data per il 31 ottobre. Ieri si sono presentati senza avere una proposta credibile, anzi senza avere una proposta, senza un investitore, quindi abbiamo già dato, con il ministro Calenda, mandato ai legali a all’amministrazione straordinaria di poter procedere”.