Crisi, Acri: italiani tornano a normalità, ma Sud non migliora

"Si diffonde atteggiamento più tranquillo e fiducioso nel futuro"

OTT 30, 2017 -

Roma, 30 ott. (askanews) – Gli italiani tornano lentamente alla “normalità” dopo anni di crisi economica, ma nel Mezzogiorno non ci sono segnali di miglioramento. Lo rileva l’Acri nell’indagine annuale realizzata con l’Ipsos per la Giornata mondiale del risparmio in programma domani. Il 2017 “mostra un lento ritorno alla normalità: paura e preoccupazioni, pur ancora presenti, stanno lasciando spazio a un atteggiamento più tranquillo e fiducioso nel futuro. Anche se permangono forti differenze soprattutto territoriali: mentre nel Nord-ovest si registrano i principali segni di ritornata fiducia, nel Sud questi segni sono molto poco presenti, quando non del tutto assenti”.

Nel complesso “il numero dei fiduciosi sul miglioramento della propria situazione personale è nettamente superiore a quello degli sfiduciati (12% gli sfiduciati, 22% i fiduciosi, saldo +10 a favore di questi ultimi come l’anno scorso), anche se il 64% degli intervistati non si attende cambiamenti della propria situazione economica”. Il maggior recupero di fiducia è “tra gli individui fra i 31 e i 44 anni, con un saldo positivo superiore alla media della popolazione (+19) e un aumento di 9 punti percentuali rispetto al 2016 (era +10)”.