Pirelli: Tronchetti vicepresidente e Ad, Jianxin presidente

Verso ritorno Borsa.In nuovo statuto tutela know-how e sede Milano

AGO 31, 2017 -

Milano, 31 ago. (askanews) – Nuovo cda Pirelli in vista del prossimo sbarco in Borsa. Ren Jianxin è stato confermato presidente del cda di Pirelli e Marco Tronchetti Provera vicepresidente esecutivo e amministratore delegato.

Il consiglio – che resterà in carica per tre esercizi a decorrere dal 31 agosto 2017 e sino all’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio 2019 – risulta così composto: Ren Jianxin, Marco Tronchetti Provera, Yang Xingqiang, Bai Xinping, Giorgio Luca Bruno, Ze’ev Goldberg, Giovanni Tronchetti Provera, e dagli amministratori indipendenti Laura Cioli, Domenico De Sole, Fan Xiaohua, Marisa Pappalardo, Cristina Scocchia, Tao Haisu, Wei Yintao.

Il compito di gestire Pirelli sarà prerogativa dell’attuale management. A riguardo un ruolo fondamentale è riconosciuto a Tronchetti Provera nel dirigere il top management e nel garantire la continuità nella cultura d’impresa di Pirelli, anche attraverso un ruolo chiave nella designazione del suo successore nel 2020. Il nuovo patto parasociale prevede che il presidente di Pirelli abbia la rappresentanza legale della società e gli altri poteri attribuitigli dallo statuto fermo restando i poteri e le prerogative del cda. A Tronchetti sono delegati i poteri per la gestione ordinaria di Pirelli e del gruppo Pirelli, ferma restando la competenza del cda sulle materie significative. Con riferimento ale materie significative, i soci hanno convenuto che ogni decisione adottata dal cda contro la relativa proposta presentata al consiglio stesso da Tronchetti dovrà essere motivata e dovrà tenere conto del migliore interesse di Pirelli.

In vista del ritorno in Borsa, l’assemblea di Pirelli ha anche adottato un nuovo statuto sociale. Lo statuto, che avrà efficacia dalla quotazione, prevede espressamente che la “corporate governance di Pirelli sarà improntata alle migliori prassi internazionali”, si legge in un comunicato del gruppo. A tutela di tutti gli azionisti sono previste specifiche disposizioni statutarie indirizzate a preservare nel tempo elementi costitutivi e intrinsechi di Pirelli quali la localizzazione in Italia della sede e del centro direzionale del gruppo, così come il controllo del know how tecnologico (inclusi i marchi Pirelli).

Su tali elementi, in particolare, lo statuto prevede che il know-how tecnologico di Pirelli dovrà rimanere nella titolarità di Pirelli e non potrà essere trasferito a soggetti terzi, salvo quanto previsto nello stesso statuto e che la sede operativa e amministrativa di Pirelli dovrà rimanere a Milano. Queste previsioni potranno essere derogate solo in presenza di una preventiva delibera dell’assemblea di Pirelli adottata con il favore di almeno il 90% del capitale sociale.