Nel 2016 Esselunga ha fatturato 158 milioni con la spesa on-line

A Varedo parte Clicca e vai: compri sul web e ritiro in auto

MAR 14, 2017 -

Milano, 14 mar. (askanews) – Nel 2016 Esselunga a Casa, il servizio di spesa online della catena di supermercati fondata da Bernardo Caprotti, ha consegnato 1.350.000 spese ai propri clienti per un fatturato complessivo di 158 milioni di euro. Per Esselunga, che nel 2015 ha chiuso con un fatturato di 7,3 miliardi, si tratta di un settore da potenziare e sul quale continuare a investire. Ad oggi, il servizio di e-commerce, nato nel 2001, copre 1.115 comuni in 5 regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte”. Per soddisfare questa domanda il gruppo della famiglia Caprotti ha due magazzini dedicati alle spese on line, uno a Milano e l’altro a Firenze, e si appoggia a diversi Superstore nelle zone in cui è presente.

Proprio in quest’ottica di diversificazione dei canali di vendita, Esselunga da qualche giorno ha aperto a Varedo il primo punto di ritiro Clicca e vai, attraverso il quale il cliente effettua la spesa on line e la ritira in giornata con l’automobile, presso il centro di Varedo, sulla superstrada che collega Milano con la Brianza. E già nei primi giorni di test, il servizio ha “registrato ottimi risultati”.

Il cliente che sceglie uno di questi due canali di vendita può contare su un assortimento on line di circa 13.000 articoli che vanno dai 2.500 super freschi fino ad articoli di grocery tradizionale (pane, pasta, pelati, detersivi, etc.). Con Esselunga a Casa i clienti scelgono il giorno e l’orario più comodo per ricevere la spesa direttamente a casa a partire dal giorno successivo all’ordine e fino a 20 giorni dopo l’inoltro dello stesso.

Attraverso il sito dedicato Cliccaevai.esselunga.it, invece, il cliente effettua la spesa e la ritira a Varedo, presso il centro di Via Terni 20 – sulla Milano/Meda – già in giornata dopo 2 ore dall’invio dell’ordine e fino ai due giorni successivi. Il servizio è completamente gratuito, non sono previsti costi aggiuntivi né limiti minimi di spesa.