Finrama contro Santander Consumer, prosegue la battaglia legale

La concessionaria vuol procedere col pignoramento verso terzi

SET 29, 2016 -

Torino, 29 set. (askanews) – Continua il braccio di ferro legale tra Finrama, storica concessionaria di Roma che fa capo alla famiglia Colaneri e il Santander Consumer Bank. Finrama ha portato in tribunale a Torino Santander, con l’accusa di essersi sottratto al riconoscimento delle provvigioni pattuite, in seguito ad un contratto legato ad obiettivi di vendita. Una battaglia legale durata sette anni. Nel 2008 infatti il Santander decide di interromere il contratto e il rapporto tra le parti finisce in mano agli avvocati.

Un decreto ingiuntivo del Tribunale di Torino del 12 gennaio scorso ha condannato Santander Consumer Bank a pagare oltre otto milioni di euro ai quali vanno aggiunti gli interessi per arrivare ad un totale di circa 16 milioni, al Gruppo Colaneri.

Alla sede centrale del Lingotto in via Nizza, il Santander Consumer Bank ha già ricevuto l’ufficiale giudiziario della Corte di Appello di Torino con un decreto esecutivo. A sentire i dipendenti, che vogliono mantenere l’anonimato, nessuno si è accorto di nulla. Ma l’ufficiale giudiziario è stato messo alla porta. Santander ha dichiarato che non hanno sportelli aperti al pubblico, non c’è denaro in cassa per intenderci , ne’ scrivanie e cancelleria avrebbero potuto ripianare la cifra milionaria.

La banca ha fatto una prima opposizione dichiarata inammissibile con provvedimento del Tribunale di Torino in agosto, poi una decina di giorni fa ha fatto opposizione al precetto, che è stata respinta, anch’essa dal Tribunale di Torino, come totalmente infondata nel merito, racconta una fonte che vuol mantenere l’anonimato.

Finrama non demorde. Per sbloccare la situazione la concessionaria ha dato mandato ai propri legali di procedere col pignoramento presso terzi, cioè presso le prime 40/50 banche italiane a cui si appoggia la Tesoreria della banca, ma anche presso Bankitalia dove giacciono le riserve di Santander Consumer Bank.

All’avvocato Guido Canale, dello studio Tosetto e Weigmann, che difende Santander, non risulta. “Non mi è stato notificato nulla per ora. Vedremo all’esito di queste iniziative come comportarci. Quello che posso dire è che il decreto ingiuntivo è un provvedimento provvisorio. Non è una sentenza definitiva” ha detto Canale.

Secondo Colaneri “E’ incredibile che una banca come la Santander possa astenersi ad eseguire un provvedimento di un Tribunale della Repubblica Italiana.”