Gruppo Canepa: fatturato 2015 a 106,9 milioni di euro (+2.9%)

Ebitda a 11,8 milioni, raggiunto il pareggio d'esercizio

LUG 6, 2016 -

Milano, 6 lug. (askanews) – Ricavi per 106,9 milioni di euro (+ 2,9% rispetto al 2014), un Ebitda a doppia cifra, pari a 11,8 milioni di euro (11,0% dei ricavi a confronto del 10,9%% del 2014), pareggio d’esercizio (rispetto alla perdita di 1,6 milioni di euro registrata nel 2014) e un patrimonio netto di 33,2 milioni di euro. Sono i dati principali del bilancio aggregato 2015 del Gruppo Canepa, azienda italiana leader mondiale per la tessitura serica di fascia alta, e produttrice di tessuti pregiati di altre fibre naturali, come il cachemire, la lana, il cotone, il lino, la canapa.

Il fatturato conseguito sui mercati esteri ha pesato per il 52% sul totale. L’Unione Europea ha inciso per il 21%, con la Gran Bretagna ante Brexit al 4,2%, mentre il Nord America ha contribuito per il 12,9% e il Giappone per il 3,8%.Le vendite di capi finiti (sciarpe, cravatte, costumi da bagno uomo e donna, accessori) prodotti in licenza, per conto terzi e con i marchi di proprietà sono risultate pari al 55% dei ricavi complessivi, mentre i soli ricavi provenienti dai marchi di proprietà (Florio, LaRana, Gallieni e Tino Cosma) e dalle licenze (Battistoni, Bikkembergs, Braccialini, Guy Laroche, Jeckerson, La Martina, Leonard, Piquadro e S.T. Dupont) rappresentano oltre il 10% del fatturato totale.

I continui investimenti e il costante sviluppo delle attività sui brevetti eco-sostenibili stanno fornendo importanti e positive risposte alla crescente domanda, su scala internazionale, di una filiera più trasparente, concretamente rispettosa dell’ambiente e della salute dei consumatori. Il progetto SAVEtheWATER, nato nel 2009, che consente significativi risparmi superiori al 50% di acqua e di energia, oltre alla sostanziale riduzione delle sostanze chimiche dannose, a partire dalla totale eliminazione del PVC e dell’immissione nell’ambiente di particelle di microplastiche, è diventato il capofila di una serie di innovazioni certificate che si stanno imponendo come benchmark nel processo industriale della tessitura.

“La nostra pionieristica e convinta scelta per un’industria tessile ecosostenibile – spiega Elisabetta Canepa, Presidente del Gruppo omonimo – comincia a pagare non solo in termini di apprezzamento da parte dei nostri clienti, ma anche in termini di contenimento dei costi industriali. Nel 2015, lungo la nostra intera filiera produttiva, abbiamo ottenuto, dai minori consumi di acqua e di energia, risparmi per oltre 350.000 euro che si sono riflessi positivamente sull’ebitda. Anche per il 2016 restiamo fiduciosi. I primi 5 mesi del 2016 hanno fatto registrare un’ulteriore crescita del 2% rispetto al corrispondente periodo del 2015 e, al momento, dopo Brexit, non abbiamo avuto nessun segnale negativo da parte dei nostri clienti inglesi, nonostante il deprezzamento della sterlina nei confronti dell’euro”.