Philip Morris: studi dimostrano che iQOS riduce danni alla salute

Pubblicazione su Toxicological Sciences

MAR 16, 2016 -

Roma, 16 mar. (askanews) – La ricerca scientifica di Philip Morris International su uno dei suoi prodotti a potenziale rischio ridotto (Reduced-Risk Products – Rrp) che, a differenza di quanto avviene nelle sigarette, riscalda il tabacco anziché bruciarlo, è stata pubblicata su una delle principali riviste scientifiche peer review. I ricercatori di Philip Morris hanno annunciato che i risultati di due studi sono stati pubblicati su Toxicological Sciences, la rivista ufficiale della Society of Toxicology. La pubblicazione su riviste peer review sottopone i risultati e i metodi scientifici allo scrutinio indipendente.

Questi studi – spiega il gruppo Pmi – forniscono i dati sulla potenziale riduzione del danno del primo prodotto a rischio ridotto Platform 1, messo in commercio dall’azienda come iQOS, un dispositivo elettronico che riscalda il tabacco anzichè bruciarlo. Questi dati sono parte dell’evidenza scientifica che Philip Morris utilizzerà per valutare se Platform 1 possa ridurre il rischio di malattie legate al fumo rispetto all’utilizzo continuativo di sigarette.

“Abbiamo il piacere di annunciare che i nostri studi sulla tossicologia applicati a Platform 1 sono stati pubblicati sulla rivista scientifica peer review della Society of Toxicology”, ha detto il Professor Manuel Peitsch, Chief Scientific Officer del gruppo Pmi.

“L’obiettivo di questi studi è stato quello di confrontare gli effetti, osservati in laboratorio, del fumo di sigaretta, della cessazione e della sostituzione della sigaretta con il tabacco riscaldato. Questi studi forniscono ulteriori dati sul potenziale di Platform 1 di ridurre il danno di contrarre malattie legate al fumo”.

Gli studi divulgati all’interno di queste pubblicazioni si basano sui più recenti sviluppi nel sistema di valutazione tossicologica, un’area di ricerca che permette agli scienziati di collegare gli effetti individuati in laboratorio, come ad esempio negli esperimenti in vivo, con quelli osservati sulle persone.

I risultati pubblicati mostrano quanto segue:- I livelli di sostanze dannose o potenzialmente dannose (Harmful and potentially Harmful Compounds – HPHCs) direttamente connesse a malattie derivanti dal fumo sono in media il 90% inferiori nell’aerosol di Platform 1 rispetto al fumo di sigaretta;- L’esposizione all’aerosol di Platform 1 riduce i livelli dei biomarcatori di esposizione agli HPHCs rispetto all’esposizione al fumo di sigaretta e conferma i risultati dei test clinici condotti da PMI su fumatori adulti, come riportato dallo studio relativo a un’esposizione di tre mesi, a cui si fa riferimento in seguito;- A seguito dell’esposizione al fumo di sigaretta, smettere di fumare così come passare a Platform 1 mostrano un’inversione rispetto alle trasformazioni biologiche più negative causate dall’esposizione al fumo di sigaretta e connesse a malattie cardiovascolari e polmonari croniche.- Gli studi dimostrano, inoltre, che l’esposizione continuativa all’aerosol di Platform 1 per un periodo di otto mesi è simile all’esposizione, in laboratorio, all’aria pulita.

Gli scienziati di PMI hanno presentato i dati provenienti da questi studi e altre recenti ricerche sui prodotti da inalazione senza combustione (heated tobacco products) in occasione sia della Conferenza Annuale sulla Tossicologia che si sta svolgendo a New Orleans (dal 13 al 17 marzo), sia al Meeting Annuale dalla Società di Ricerca sulla Nicotina e sul Tabacco, che si è tenuto a Chicago, dal 2 al 6 marzo, una delle principali conferenze pubbliche in tema di salute.