Acri, Guzzetti: timori per Fondazioni Carife, Carima e Carichieti

Enti accusano perdite complessive superiori a mezzo miliardo

NOV 25, 2015 -

Roma, 25 nov. (askanews) – “L’Acri segue con preoccupazione l’evoluzione del commissariamento delle tre banche di interesse dell’Associazione (Carife, CariChieti e Banca Marche) anche per i riflessi sulle Fondazioni azioniste e sui territori. L’Associazione si sta adoperando affinché venga salvaguardata la presenza delle Fondazioni nei medesimi territori e non venga meno il loro sostegno alle comunità di riferimento.”, lo ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri-Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio.

A monte delle tre banche oggetto del salvataggio ci sono infatti la Fondazione Carife azionista di maggioranza della Cassa di risparmio di Ferrara, la Fondazione Carichieti dominus della Cassa di risparmio di Chieti, la Fondazione Carima e altre 4 Fondazioni marchigiane soci di maggioranza della Banca Marche. Con l’avvio dell procedura di risoluzione e la divisione tra bad bank e good bank le azioni delle tre banche in mano alle Fondazioni hanno attualmente valore pari a zero.

Nel dettaglio, secondo gli ultimi calcoli, la Fondazione Carife ci perde circa 77 milioni, la Fondazione Carichieti circa 80 milioni, la Fondazione Carima e le altre quattro Fondazioni marchigiane lasciano sul terreno circa 425 milioni.

“Il meccanismo di risoluzione messo a punto, con risorse delle banche italiane, quindi private, rappresenta una strada che consente di tutelare l’interesse dei territori senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini. L’ottusità delle autorità dell’Unione Europea ha impedito soluzioni alternative, da mesi proposte dalle istituzioni nazionali, meno onerose e più vantaggiose per le comunità locali e per l’intera collettività, anch’esse senza costi per le finanze pubbliche”, sottolinea il numero uno dell’Acri.

“È peraltro doveroso precisare che il sistema delle Fondazioni, certamente colpito dalla crisi di alcuni istituti di credito, si presenta comunque solido e continuerà con ancora maggiore vigore la propria benefica azione. Il Protocollo siglato nell’aprile scorso tra Acri e Ministero dell’Economia e delle Finanze, fortemente voluto dalla nostra Associazione, impedirà che altri casi analoghi possano verificarsi in futuro”.