Wall Street crolla ancora, S&P -3,20% a minimi un anno, Nasdaq -4,29%

Dow Jones -1,99%, in forte calo anche il petrolio

MAG 9, 2022 -

Borsa Roma, 9 mag. (askanews) – La settimana a Wall Street si è riaperta all’insegna dell’alta tensione. I principali indici sono ripartiti al ribasso da subito, dopo i crolli della scorsa settimana, e con il passare delle ore il quadro ha continuato a peggiorare fino a chiudersi con un nuovo tracollo. Il Dow Jones ha chiuso con un meno 1,99%, l’S&P 500 ha lasciato sul terreno il 3,20%, a quota 3.991 sotto i 4mila punti per la prima volta da oltre un anno. Il Nasdaq è precipitato del 4,29%, con nuove forti vendite su molte Big Tech: Amazon -5,21%, Apple -3,32%, Meta Platforms -3,71%, Alphabet -2,80%. Il quadro di insieme che si trovano davanti gli investitori sembra lasciare pochi spazi a ottimismi: economia in frenata, inflazione al rialzo, tassi di interesse in aumento mentre guerra e distruzioni non si arrestano in Ucraina, le tensioni con la Russia aumentano con l’inasprirsi delle sanzioni e l’invio di armi a Kiev. Ma c’è anche una nervosa incertezza sulle cause che la scorsa settimana hanno innescato il testacoda di Wall Street. L’unico aspetto su cui gli analisti sembrano concordare è che il clima per le prossime sedute resta potenzialmente negativo. Mercoledì l’azionario Usa era scattato in rally dopo che la Federal Reserve aveva alzato i tassi di interesse sul dollaro di mezzo punto percentuale. L’euforia dei listini era stata attribuita al fatto che il presidente Jay Powell aveva indirettamente escluso ulteriori accelerazioni della stretta monetaria, avvertendo che si attendeva altri due rialzi da mezzo punto nelle prossime riunioni successive del direttorio. Nella seduta successiva, in assenza di sviluppi di rilievo, Wall Street è crollata perdendo più di quanto guadagnato il giorno prima. Il Nasdaq ha lasciato sul terreno il 5% e con i nuovi cali di venerdì, sia l’indice dei titoli tecnologici, sia l’S&P 500 hanno siglato la peggior serie di flessioni settimanali – cinque consecutive – da 10 anni a questa parte. Intanto continuano a salire i tassi sui titoli del Tesoro Usa. I rendimenti dei bond federali decennali hanno segnato nuovi massimi dal 2018 oggi, con un picco al 3,20% per poi ritracciare a metà seduta al 3,032%. L’indice Vix sulla volatilità balza di oltre il 15% a 34,8 punti. Poco mosso il dollaro, con l’euro a quota 1,0560. Mentre anche il petrolio è andato a picco: il Brent ha chiuso al meno 6,40% poco sopra i 105 dollari, negli scambi dell’after hours il West Texas Intermediate cade del 6,72% a 102,39 dollari. In calo moderato l’eor l’oncia perde l’1,5% a 1.853 dollari.