Ucraina, sui mercati irrompe rischio geopolitico, giù le borse

Salgono i titoli di Stato, fuga verso asset sicuri

FEB 14, 2022 -

Borsa Roma, 14 feb. (askanews) – Mercati azionari a picco nella mattinata in Europa, con l’indice regionale Stoxx Europe 600 in calo del 2,9% e pesanti ribassi su tutte le piazze, da Milano, meno 3,17%, a Francoforte, meno 3,03%, a Parigi, meno 3,35%. Da New York arrivano segnali negativi: dopo la caduta degli indici di oltre due per cento venerdì sera, i future sullo S&P 500 sono in ribasso dell’uno per cento prima della campanella a Wall Street. Gli investitori sembrano aver messo in atto una classica fuga verso gli asset più sicuri, con un diffuso rialzo dei titoli di stato dei Paesi con i conti più solidi, mentre i timori per le forniture spingono alle stelle i prezzi del gas e del petrolio, ai massimi dal 2014. A innescare la discesa dell’azionario stamani le dichiarazioni di ieri del consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan. Un attacco russo all’Ucraina potrebbe cominciare”in qualunque momento ora”, anche “questa settimana, “prima della fine dei Giochi olimpici”, che si chiudono domenica a Pechino, ha detto Sullivan. I Paesi occidentali continuano a ritirare i diplomatici e il personale militare dall’Ucraina, e molti voli commerciali verso il Paese sono stati cancellati. Alcuni Paesi europei si stanno attrezzando a un forte flusso di rifugiati in caso di conflitto. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz sarà oggi a Kiev e domani a Mosca, dove chiederà al leader russo Vladimir Putin una de-escalation al confine ucraino. Secondo fonti di Berlino dirà anche “quanto gravi sarebbero le conseguenze di un attacco” in termini di sanzioni contro la Russia e sottolineerà “che l’unità di UE, USA e Regno Unito non va sottovalutata”. A confermare la fermezza della capitali occidentali la dichiarazione stamani dei ministri delle Finanze del G7, che hanno evocato “conseguenze enormi” sull’economia russa delle sanzioni che sono pronti ad adottare in caso di attacco. Il presidente Usa Joe Biden ha parlato ieri con l’ omologo ucraino Volodymyr Zelensky e la Casa Bianca che ha fatto sapere che il presidente ha detto al collega che Washington avrebbe risposto a un’azione militare russa “in modo rapido e aggressivo”. Nelle ultime settimane i mercati hanno ignorato la situazione, incandescente da mesi, al confine tra Russia e Ucraina. Ma l’avvertimento degli Stati Uniti di un attacco imminente ha innescato vendite venerdì a Wall Street, che ora hanno contagiato l’Europa. “Mentre crescono le attese di un’invasione russa dell’Ucraina, aumentano anche i rischi di sanzioni economiche statunitensi. Queste colpirebbero più duramente delle precedente e potrebbero danneggiare le aziende in tutto il mondo, non solo in Russia”, ha detto al Financial Times Dan Wang, analista di Gavekal Research. Secondo gli analisti di Rabobank “le sanzioni avrebbero un impatto drammatico sui prezzi dell’energia, del cibo e dei metalli più ricercati” Stamani i contratti sul gas consegna marzo sono in rialzo del 12% a 83,41 euro per megawattora. Il greggio Brent è balzato a 96,16 dollari al barile, il massimo da oltre sette anni. “Se le dichiarazioni occidentali sull’invasione russa dell’Ucraina si rivelassero infondate o se la Russia ritirasse le truppe dal confine ucraino, i prezzi del petrolio crollerebbero”, ha affermato Tamas Varga di PVM Oil Associates. “Ma per il momento tutti gli occhi sono puntati sull’Ucraina e sul livello di 100 dollari al barile per il greggio” Intanto salgono i titoli di Stato, con il rendimento del Bund tedesco in calo di 0,08 punti percentuali, ma anche il rendimenti dei Btp sono sotto i massimi della scorsa settimana: il decennale rende 1,83% e lo spread si richiude leggermente a 164 punti base. In calo anche i rendimenti dei T-bond americani: il decennale stamani rende 1,9371% dopo che la scorsa settimana il rendimento era finito al 2% sull’onda di un dato sull’inflazione più forte da quarant’anni.