Chip, salta la vendita di Arm a Nvidia da parte di SoftBank

Sarebbe stato un affare da 58 miliardi di euro

FEB 8, 2022 -

Chip Roma, 8 feb. (askanews) – Il gruppo giapponese SoftBank ha dovuto annunciare lo stop alla vendita del produttore di chip britannico Arm alla concorrente Usa Nvidia, un affare da quasi 58 miliardi di euro, dopo che i regolatori di Usa, Ue e Regno unito hanno posto dubbi sugli effetti che l’operazione avrebbe sulla competizione e innovazione nello strategico mercato dei semiconduttori. “Abbiamo concordato di interrompere l’accordo l’8 febbraio 2022 a causa delle significative sfide regolatorie che impediscono la realizzazione della transazione, nonostante gli sforzi di fatti in buina fede dalle parti”, ha comunicato il gruppo di Masayoshi Son. Il prossimo passaggio, continua comunicato, è “l’inizio dei preparativi per un’offerta pubblica di Arm entro la fine del prossimo anno fiscale” giapponese, che si conclude il 31 marzo 2023. L’operazione, se portata a termine, sarebbe stata la più importante nel campo dei semiconduttori. Era stata annunciata da settembre 2020, suscitando la preoccupazione di diversi clienti che dipendono per la produzione dei loro device dai chip di Arm, tra cui Microsoft. Inoltre un forte vento contrario si era alzato anche in Gran Bretagna, dove si temeva il depauperamente del patrimonio in termini di proprietà intellettuale di Arm, che è considerato un campione nazionale. A dicemnre dello scorso anno la Federal Trade Commission americana, dal canto suo, aveva già minacciato di bloccare l’accordo, perché visto come un ostacolo all’innovazione. SoftBank aveva acquistato Arm nel 2016 per 27 miliardi di euro. Lo stop alla vendita di Arm rappresenta un colpo per le strategie del gruppo nipponico. Sempre oggi SoftBank ha reso noto i suoi risultati relativi al terzo trimestre dell’anno fiscale 2021-22, che si conclude a fine marzo.Ha registrato un utile netto di 29 miliardi di yen (220 milioni di euro), in calo su base annua del 98 per cento.