Inditex, alla presidenza la figlia del fondatore Ortega, titolo giù

Non piace al mercato la staffetta alla guida della holding di Zara

NOV 30, 2021 -

Inditex Roma, 30 nov. (askanews) – Inditex, la più grande azienda di abbigliamento al dettaglio al mondo, proprietaria tra l’altro delle catena Zara, ha nominato la figlia 37enne del suo fondatore alla presidenza, con un mossa mirata dissipare i dubbi sulla successione alla testa del gruppo spagnolo, che ha provocato invece una caduta del titolo alla borsa di Madrid. Le azioni della holding, che oltre a Zara annovera le catene Massimo Dutti, Pull&Bear e Stradivarius e capitalizza 88 miliardi di euro, a metà seduta perdono il 5% alla borsa di Madrid. Marta Ortega, figlia dell’85enne Amancio Ortega, proprietario del 60% dei capitale di Inditex e uomo più ricco di Spagna, assumerà la presidenza il prossimo 1 aprile, dopo 15 anni di lavoro all’interno del gruppo, dove si è occupata in particolare di immagine del marchio Zara, area che continuerà a seguire. “Non esistono più dubbi sulla successione. Ora sappiamo chi sarà alla guida in futuro” ha detto al Financial Times una fonte vicina al gruppo. Ma l’annuncio di oggi ha colto di sorpresa i mercati, pur rappresentando secondo l’azienda il completamento di “un passaggio di consegne generazionale” iniziato nel 2011, quando Pablo Isla, presidente esecutivo uscente, sostituì lo stesso Amancio Ortega. “Uno dei grandi successi di Amancio Ortega è stato di aver professionalizzato l’azienda riducendo il ruolo della famiglia” ha detto a Ft Lorenzo Bernaldo de Quirós, presidente di Freemarket, società di consulenza di Madrid, “questo è un passo indietro. A differenza di Isla, Marta Ortega non sarà presidente esecutivo e Inditex adotterà una governance più “anglosassone” ha detto la società. Invece le deleghe operative saranno affidate a Oscar García Maceiras, fino a oggi capo dell’ufficio legale e segretario del consiglio di amministrazione che diventa da subito amministratore delegato. In una conferenza stampa Garcia Maceiras he detto che piuttosto che modificare la strategia ercehrà di “proseguire, approfondire e sviluppare” il modello di business di Inditex, che comporta la produzione di 65mila modelli l’anno e ha disposizione una formidabile organizzazione logistica che consegna gli ultimi modelli ai negozi due volte la settimana. Il gruppo creerà anche un comitato di gestione composto da dirigenti di lungo corso. “Rendere questa transizione realtà è il culmine del mio impegno per Inditex e per Amancio Ortega”, ha detto Isla, che rimarrà in carica fino al 31 marzo. “Lo facciamo ora perché è il momento ottimale” ha aggiunto in conferenza stampa. “Siamo molto solidi, abbiamo una strategia ben definita, gruppi di lavoro fantastici in ogni area… Ovviamente stiamo preparando da tempo questo passaggio, in maniera discreta, come generalmente facciamo in Inditex”. Marta Ortega ha detto di aver “vissuto e respirato questa azienda fin dalla mia infanzia… Ho sempre detto che avrei dedicato la mia vita a costruire sul retaggio dei miei genitori”. Inditex, i cui oltre 6.600 punti vendita includono i marchi Massimo Dutti, Pull&Bear e Stradivarius, ha superato la pandemia intensificando le vendite online, che sono strettamente integrate con la sua attività nel negozi fisici. In base all’ultima trimestrale, i ricavi hanno superato i record del 2019, raggiungendo quasi 7 miliardi di euro. Le vendite in valuta locale tra il 1 agosto e il 9 settembre sono cresciute del 22% rispetto al corrispondente periodo del 2020 e del 9% rispetto al periodo equivalente del 2019.