Crisi immobiliare, anche Kaisa Group a corto liquidità

Cerca di mettere in vendita progetti immobiliari per miliardi

NOV 5, 2021 -

Cina Roma, 5 nov. (askanews) – Un altro gruppo di sviluppo immobiliare cinese naviga in cattive acque. Secondo quanto ha riferito oggi il South China Morning Post, Kaisa Group Holdings sta cercando di vendere asset per quasi 10 miliardi di euro in modo da poter coprire la sua esposizione debitoria. Gli scambi delle sue azioni sono stati bloccati nella borsa di Hong Kong. Lo sviluppatore ha messo all’asta 18 progetti immobiliari per un totale di 1,45 milioni di metri quadri di superficie nella megalopoli di Shenzhen, per un valore nominare – secondo SCMP – di 11 miliardi di euro. La vendita dovrebbe avere inizio il prossimo mese e terminare entro la fine del 2022, seocndo il giornale La scorsa settimana Kaisa non è riuscita a effettuare il pagamento di 12,8 miliardi di yuan (1,7 miliardi di euro) per un progotto di wealth management venduto dalla sua unità Kaisa Finance. Oltre 100 investitori in questo prodotto ad alto rendimento hanno protestato presso il quartier generale di Kaisa, costringendo il presidente Kwok Ying-shing a registrare un videomessaggio nel quale chiede più tempo. Il dirigente ha ammesso che la compagnia si trova di fronte a una “pressione senza precedenti sulla sua liquidità” a causa dei tagli ai rating del credito e alle condizioni sfavorevoli del mercato. Di fronte a questa crisi, le autorità di Shenzhen hanno convocato Kaisa e un altro sviluppatore in crisi profonda, Fantasia Holdings, a un incontro oggi per discutere del problema della liquidità. Fantasia a inizio ottobre non è riuscuto a ripagare un bond offshore da 205 milioni di dollari. Il settore immobiliare in Cina è sotto pesante pressione, da quando le autorità hanno deciso di porre dei precisi vincoli sull’indebitamento. Il caso che finora ha fatto più rumore anche sui mercati internazionali è quello di Evergrande, che all’ultimo momento è riuscito a ripagare dei bond in scadenza, ma che si trova nei prossimi mesi a dover onorare scadenze piuttosto onerose.