Cina, Hebei lancia campagna contro le criptovalute

Pechino contro il mining del Bitcoin e delle altre valute vituali

SET 15, 2021 -

Criptovalute Roma, 15 set. (askanews) – L’amministrazione per il cyberspazio della provincia settentrionale cinese di Hebei ha annunciato di aver avviato una campagna contro mining e il trading di criptovalute perché le considera una minaccia alla sicurezza nazionale cinese, oltre che all’ambiente. Lo riferisce oggi il South China Morning Post. L’agenzia cyber di Hebei, in linea con Pechino che ha avviato una campagna contro questo mercato, ha ordinato tutte le agenzie, imprese ed enti di controllo governativi di verificare i loro sistemi informatici per capire se parte della loro potenza computazionale venga utilizzata per l’energivoro mining di criptovalute entro la fine di settembre. Le università e i centri di ricerca, dal canto loro, dovranno ridimensionare i loro sistemi in modo che abbiano l’esatta dimensione richiesta per i bisogni accademici. Hebei è la provincia che circonda la capitale, Pechino. A partire dal prossimo mese tutte le agenzie coinvolte nella provincia dovranno fare monitoraggi periodici e dovranno avvalersi, per la raccolta di informazioni, anche di soffiate e denunce pubbliche. “Il mining di criptovalute consuma enormi quantità di energia, che va contro gli obiettivi di picco della neutralità carbonica della Cina”, ha spiegato l’amministrazione per il cyberspazo di Hebei. “Questa proliferazione e diffusione – ha proseguito – impatterà seriamente sullo sviluppo economico e sociale, oltre a minacciare direttamente la sicurezza nazionale”.