Crisi Evergrande: vendite giù, grave pressione su liquidità

Investitori scendono in piazza, la società è a rischio default

SET 14, 2021 -

Cina Roma, 14 set. (askanews) – Evergrande sempre più a rischio. La più indebitata compagnia immobiliare della Cina ha ammesso oggi di subire una “tremenda pressione” rispetto alla liquidità, in un momento in cui non riesce a vendere proprietà e si trova al centro di proteste da parte dei piccoli investitori e degli acquirenti delle loro case. In un comunicato alla Borsa di Hong Kong, Evergrande ha ammesso di avere difficoltà nelle vendite di immobili, scese da 71,6 miliardi di yuan (9,4 miliardi di euro) di giugno a 38,1 miliardi di yuan (5 miliardi di euro) di agosto. Non solo: la compagnia si attende anche per settembre – mese che tradizionalemente porta a un picco di vendite – un “significativo proseguimento nel calo dei contratti di vendita, con un conseguente continuo deterioramento della raccolta di liquidità del gruppo che porrà sotto grave pressione il cash-flow e la liquidità”. Secondo Evergrande, la colpa è dei media. “(…) gli articoli dei media negativi che si sono susseguiti hanno danneggiato la fiducia dei potenziali acquirenti di proprietà del gruppo”, ha scritto la compagnia nel suo comunicato. Solo poche ore prima la stessa Evergrande aveva escluso di essere in procinto di dichiarare bancarotta, mentre gli investitori protestavano davanti alla sua sede centrale di Shenzhen. Evergrande siede su una montagna di debiti: qualcosa come 2mila miliardi di yuan (262,6 miliardi di euro) e ad agosto aveva segnalato di essere a rischio default. A pesare sulla compagnia anche il nuovo approccio regolatorio del governo cinese, che ha alzato la pressione sulle compagnie tech e immobiliari. Il gruppo – che paga lo scotto anche di essersi fortemente allargato con una campagna di acquisizioni che l’ha portato anche in altri settori, come quello dell’auto elettrica – sta cercando di abbassare il livello d’indebitamento mettendo sul mercato alcuni asset. Recentemente si è anche parlato di una vendita in vista per il suo ramo auto elettrica. Nel comunicato di oggi, Evergrande ha annunciato di aver assunto dei consulenti. Si tratta della Houlihan Lokey cinese e della Admiralty Harbour Capital, che dovranno “verificare la struttura del capitale del gruppo, valutarne la liquidità ed esplorare tutte le possibili soluzioni per alleggerire l’attuale questione della liquidità e raggiungere una soluzione ottimale per tutti gli stakeholder il prima possible”. Alla Borsa di Hong Kong le azioni di Evergrande sono arrivate oggi a crollare del 12 per cento, con la sua controllata per i veicoli elettrici caduta del 22 per cento e quella che si occupa dei servizi per le proprietà immobiliare dell’8 per cento. In un anno le azioni di Evergrande sono scese del 75 per cento.