Usa-Cina, Biden revoca ordini esecutivi di Trump su TikTok e WeChat

Ma ordina una nuova valutazione di sicurezza nazionale

GIU 9, 2021 -

Usa-Cina Roma, 9 giu. (askanews) – Il presidente Usa Joe Biden ha revocato oggi alcuni ordini esecutivi emessi dal suo predecessore, Donald Trump, che erano volti a bloccare i download negli Usa delle piattaforme cinesi TikTok e WeChat e che però non erano mai diventati applicabili a causa di sentenze dei tribunali. La mossa di Biden, più che un via libera alle app cinesi, rappresenta un aggiustamento del tiro contro Pechino. Secondo quanto scrive la Casa bianca, infatti, il presidente ha anche ordinato al Dipartimento al Commercio Usa un’ulteriore valutazione di sicurezza su WeChat, TikTok e altre otto app di comunicazione e finanziarie. “L’Amministrazione Biden è impegnata nel promuovere un’internet aperto, interoperabile, affidabile e sicuro; nel proteggere i diritti umani online e offline e nel sostenere un’economia digitale vibrante e globale”, ha scritto la Casa bianca. “Alcuni paesi, tra i quali la Repubblica popolare di Cina, non condividono questi valori e cercano di far leva sulle tecnologia digitale e sui dati degli americani in un modo che presenta rischi di sicurezza nazionale inaccettabili, mentre procede con i suoi controlli e interessi autoritari”, continua il comunicato. Per questo motivo, Biden ha firmato un ordine esecutivo che tara diversamente le misure in vigore in base alla dichiarazione d’emergenza nazionale dichiarata da Trump in un suo provvedimento del 15 maggio 2019, revocando tre ordini esecutivi del predecessore. Due di questi sono oggetto di una vicenda giudiziaria che di fatto ne bloccava l’applicazione. “Al loro posto, questo ordine esecutivo ordina l’uso di una cornice decisionale basata su criteri oggettivi e un’analisi basata su prove concrete per gestire i rischi posti da transazioni che coinvolgono applicazioni software progettate, sviluppate, prodotte o fornite da persone che sono a libro paga o sono sotto il controllo, o ancora soggette alla giurisdizione di un avversario straniero, a partire dalla Repubblica popolare cinese, i quali (software) possano rappresentare un rischio non dovuto o inaccettabile alla sicurezza nazionale degli Stati uniti o del popolo americano”, segnala ancora l’ordine esecutivo. L’azione s’inquadra in un duro conflitto tecnologico in corso tra Washington e Pechino. La settimana scorsa Biden ha ulteriormente rafforzato il divieto emesso da Trump per investitori americani di mettere fondi in 59 compagnie cinesi considerate una minaccia nazionale per gli Usa. Ieri l’amministrazione americana ha inoltre annunciato una revisione delle catene di approvvigionamento di materie prime e semiconduttori necessari ad alimentare l’industria tecnologica americana. Inoltre, sempre ieri, il Senato Usa ha votato un pacchetto da 250 miliardi di dollari per la competitività rispetto alla crescente pressione geopolitica in arrivo da Pechino. In questa legge viene consolidato nella normativa il bando contro il gigante tecnologico cinese Huawei, mentre è imposto, per quanto riguarda TikTok (di proprietà della cinese ByteDance), il divieto di scaricamente su apparati di dipendenti del governo.