Roma, 19 mag. (askanews) – Adani Green Energy (Agel), compagnia dell’impero del magnete indiano Gautam Adani, ha firmato un accordo per l’acquisizione del 100 per cento di SB Energy India dal gigante tecnologico giapponese SoftBank, che lascia il solare per concentrarsi sull’intelligenza artificiale, e da Bharti Group. Lo ha annunciato la stessa Agel in un comunicato.
SoftBank controllava l’80 per cento di SB Energy India e Bharti il 20 per cento. “SB Energy India ha un portafoglio di energia rinnovabile per 4.954 MW in quattro stati dell’India. La transazione è la più grande acquisizione nel settore dell’energia rinnovabile in India”, ha comunicato Agel.
Il valore della transazione è valutata approssimativamente in 3,5 miliardi di dollari.
Il portafoglio di SB Energy India è per l’84 per cento di capacità solare, 9 per cento ibrida solare-eolica e 7 per cento eolica.
Con l’operazione la Agel raggiunge una capacità totale nelle energie rinnovabili di 24,3 GW, collocando la compagnia di Adani tra le principali piattaforme di energia rinnovabile al mondo.
“Questa acquisizione è un altro passo verso la visione che abbiamo formulato a gennaio 2020, con la quale noi abbiamo lanciato i nostri piani di diventare il più grande player mondiale nel solare entro il 2025 e la più grande compagnia nelle energie rinnovabili entro il 2030”, ha affermato Gautam Adani.
Il fondatore di SoftBank Masayoshi Son, dal canto suo, ha detto: “Avevamo stabilito SB Energy India con l’obiettivo di crreare una compagnia leader di mercato nell’energia pulita e per aiutare la cresciuta dell’India con fonti d’energia pulite e rinnovabili. Siamo immensamente orgogliosi di quello che abbiamo ottenuto. Come SoftBank Group noi continuiamo la nostra transizione verso una holding d’investimento globale concentrata sull’accelerare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e crediamo che questo sia il momento giusto per affidare all’Adani Group la prossima fase di crescita di SB Energy India”.
Adani è un uomo chiave per capire l’economia indiana sotto il regno del primo ministro Narendra Modi. E’ sostanzialmente l’uomo che dovrà rendere possibili gli impegni per la decarbonizzazione assunti dal capo del governo di Nuova Delhi. Lo scorso anno il patrimonio personale del tycoon ha raggiunto i 65 miliardi di dollari.
Altrettanto importante è la figura di Masayoshi Son, fondatore di SoftBank e del Vision Fund, che gestisce qualcosa come 130 miliardi di dollari. Dopo il disastro della centrale nucleare di Fukushima del 2011, Son si era impegnato con decisione nel fronte delle energie pulite sia con progetti in India, per i quali aveva promesso 20 miliardi di dollari, sia con un progetto da 200 miliardi di dollari in Arabia saudita per creare il più grande parco solare del mondo entro il 2030. Ma questi progetti, col tempo, si sono ridimensionati.