Toyota, per quest’anno previsti vendite e utili robusti

La casa automobilistica: effetto marginale per la crisi dei chip

MAG 12, 2021 -

Roma, 12 mag. (askanews) – La più grande casa automobilistica del mondo, Toyota Motor, ha mostrato oggi ottimismo rispetto alle prospettive economiche per l’anno fiscale in corso (che si concluderà a marzo 2022), sostenendo che prevede utili per 2.300 miliardi di yen (17,4 miliardi di euro) con un incremento del 2,4 per cento rispetto all’anno fiscale concluso a marzo di quest’anno. Questo nonostante la crisi dei chip che sta ponendo ostacoli alla produzione a tutto il settore dell’auto.

Gli utili operativi sono previsti a 2.500 miliardi di yen (19 miliardi di euro), con un incremento su base annua del 13,8 per cento, mentre le entrate dovrebbero salire del 10,2 per cento attestandosi a 30mila miliardi di yen (227 miliardi di euro).

Nell’anno terminato a marzo, la Toyota ha registrato un utile netto di 2.240 miliardi di yen (17 miliardi di euro), con un incremento del 10,3 per cento rispetto all’anno fiscale 2019.

Le stime di Toyota si basano sulla previsione di riuscire a contenere l’effetto della presante crisi dei semiconduttori, che sta provocando grandi rallentamenti nella produzione di molti dei concorrenti del gruppo giapponese. “Al momento non prevediamo un impatto significativo”, ha spiegato il capo delle finanze di Toyota Kenta Kon nella conferenza online in cui oggi sono stati presentati i risultati.

Si tratta di una dichiarazione che fa pensare a un superamento dei problemi che Toyota aveva registrato a marzo, quando un terremoto e un incendio avevano provocato danni ad alcuni fornitori di chip per auto in Giappone e alcune interruzioni su linee produttive anche nella casa automobilistica guidata da Akio Toyoda.

Per l’anno in corso, Toyota si attende di vendere qualcosa come 8,7 milioni di vetture, con un incremento del 13,8 per cento rispetto all’anno precedente, caratterizzato dalla crisi pandemica, che però continua ad avere degli effetti.

Nella conferenza di presentazione, il manager di Toyota James Kuffner ha ribadito l’impegno della casa automobilistica di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Si tratta di un tema delicato. In Giappone, in effetti, recentemente Yoshihide Suga ha integrato il piano per la decarbonizzazione del paese entro il 2050 con l’annuncio di una tappa intermedia del 2035, quando dovrebbero venir vietate le auto a combustione interna a benzina o gaoslio. Il capo di Toyota, Akio Toyoda, ha criticato nei giorni scorsi questa scelta.

Dopo l’annuncio del risultato robusto, in borsa il titolo Toyota è cresciuto di oltre il 2 per cento.