Giappone lancia la “guerra delle fragole” a Cina e Sudcorea

Premier Suga è figlio di un produttore

MAG 4, 2021 -

Roma, 4 mag. (askanews) – Il Giappone lancia la “guerra delle fragole” a Cina e Corea del Sud. E’ infatti questo uno dei principali prodotti che Tokyo intende difendere con una nuova campagna di protezione del marchio-Giappone per diverse eccellenze del settore agricolo e alimentare, tra cui anche il sake e il famoso whisky nipponico. Lo segnala oggi Nikkei Asia.

Il governo guidato da Yoshihide Suga – che è a sua volta il figlio di un coltivatore di fragole della provincia di Akita, in Giappone settentrionale, ha rivisto la Legge sulla protezione della varietà dei semi e delle piante.

La norma, emendata a inizio aprile con alcune altre regolamentazioni che dovrebbero essere efficaci il prossimo anno, punta a rafforzare la protezione della proprietà intellettuale rispetto alle sementi.

Il governo sta rafforzando le sue politiche agricole, perché vorrebbe puntare ad accrescere il valore delle esportazioni del settore a 5mila miliardi di yen (circa 38 miliardi di euro) entro il 2030.

Accanto allo sforzo del governo, anche il settore privato si sta mobilitando per la protezione dei prodotti giapponesi. EY Japan sta sviluppando un sistema di tracciabilità attraverso blockchain che consentirà ai produttori di sake di condividere tra loro le infomazioni sull’origine, sugli inggredienti, sui trasporti della bevanda alcolica nipponica, in modo da individuare le contraffazioni.

Un altro fronte di battaglia è quello del whisky. Il Giappone è uno dei produttori di whisky pregiati ormai più conosciuti al mondo, in particolare grazie ai marchi Suntory e Nikka. Da aprile l’Associazione giapponese dei produttori di liquori e distillati hanno lanciato un marchio di origine. Finora questo strumento non era stato adottato e i mercati mondiali erano invasi da prodotti contraffatti.