Usa vogliono riferimento diretto a Taiwan in comunicato Biden-Suga

Sarebbe la prima volta dal 1969

APR 14, 2021 -

Roma, 14 apr. (askanews) – Gli Stati uniti stanno chiedendo al primo ministro giapponese Yoshihide Suga di inserire il sostegno a Taiwan in un comunicato congiunto per l’imminente visita del premier in un contesto di crescente assertività della politica estera cinese, mentre ci sono possibilità concrete che il presidente cinese Xi Jinping partecipi all’Earth Summit organizzato la prossima settimana da Biden in America.

Washington – secondo quanto riferisce oggi il Financial Times – sta chiedendo al Giappone di fare esplicito riferimento a Taiwan nel comunicato congiunto che verrà emesso al termine del summit Biden-Suga. L’ultima volta che Taiwan fu esplicitamente inserita in un comunicato congiunto di un vertice Usa-Giappone rosale al 1969, quando s’incontrarono Richard Nixon e Eisaku Sato.

La questione di Taiwan rischia di diventare sempre più calda, con la Cina che sta incrementando fortemente la sua attività militare attorno all’isola ribelle. Lunedì 25 jet militari cinesi sono entrati nell’area di identificazione aerea di Taiwan, in quella che è stata la più grande incursione nella storia dei rapporti tra Pechino e Taipei.

La Casa bianca vuole mandare a Pechino un messaggio deciso, perché teme che la Cina possa tentare di fare un colpo di mano prendendo il controllo dell’isola, dal suo punto di vista strategica. Così già nel vertice 2+2 tra Usa e Giappone i ministri degli Esteri dei due paesi, Antony Blinken e Toshimitsu Motegi, e i ministri della Difesa Lloyd Austin e Nobuo Kishi hanno sottolineato l’importanza della “pace e stabilità nello Stretto di Taiwan”.

Per il Giappone l’ipotesi di lanciare una provocazione così diretta alla Cina, però, è piuttosto indigesta e molti dirigenti di Tokyo invitano alla prudenza, scrive ancora il Ft. Temono in realtà che inviare un messaggio così duro a Pechino possa contribuire solo a inasprire ulteriormente la situazione e il Giappone, in questo senso, è in prima linea sia da un punto di vista economico che geografico.