Giappone verso abolizione sigilli “hanko”: è la fine di un’epoca

Governo spinge su digitalizzazione, presto in pensione anche il fax?

APR 6, 2021 -

Roma, 6 apr. (askanews) – Sta per finire un’epoca in Giappone. La Camera dei Rappresentanti giapponese, nell’ambito della riforma della pubblica amministrazone, ha detto oggi sì alla proposta di legge che abolisce l’uso obbligatorio dell'”hanko”, il sigillo con valore legale, unica validazione dell’identità nelle procedure amministrative, introducendo la possibilità di utilizzare l'”hanko digitale”. Sembra un fatto da poco, ma in realtà è un passo importante per l’ingresso nell’era digitale di Tokyo.

L'”hanko” è un sigillo che in Giappone è stato introdotto dall’VIII secolo, a imitazione della Cina. Può assumere diverse forme. Un “hanko” – chiamato “ginko-in” – è utilizzato per le operazioni bancarie, un altro definito “jitsu-in” è quello legalmente registrato presso il comune di residenza e si usa nei contratti. Sostanzialmente, il sigillo è necessario per svolgere qualsiasi operazione ufficiale in Giappone. Ma l’utilizzo, oltre a essere un limite alla digitalizzazione del paese, oggi rappresenta anche un problema alla luce delle misure di distanziamento fisico per contenere COVID-19: per apporlo, infatti, bisogna essere fisicamente presenti.

Eliminarlo, tuttavia, potrebbe non essere una delle operazioni più agili. Secondo quanto ha dichiarato il ministro della Riforma amministrativa Taro Kono, sono più di 10mila le procedure amministrative che richiedono l’utilizzo di un “hanko”. Kono sostiene che il 90 per cento possono essere semplificate.

Kono ha anche lanciato una campagna per superare un altro strumento certo più moderno dell'”hanko”, ma abbastanza datato: il fax. Ancora oggi gran parte della comunicazione amministrativa formale a distanza avviene esclusivamente attraverso queste macchine che provocheranno certamente una qualche nostalgia nella “X Generation”, ma che appaiono superate come erano le musicassette dopo l’arrivo del CD.

Dopo la notizia del via libera – sostanzialmente bipartisan – all’abolizione dell’hanko, le aziende che si occupano di digitalizzazione dlele procedure e di identità digitale hanno registrato un balzo in avanti in borsa, secondo quanto ha scritto il Nikkei.

L’integratore di sistemi Nippon RAD, che da un anno offre la firma elettronica, ha registrato un balzo in avanti del 15 per cento, così come l’operatore di firma elettronica Vector che ha visto le sue azioni crescere del 16 per cento.