Japan Post abbassa livello servizio per posta ordinaria

I giapponesi sono sempre stati fieri del loro servizio postale

APR 1, 2021 -

Roma, 1 apr. (askanews) – Tra le certezze che caratterizzano la vita dei giapponesi, c’è quella che inviando una cartolina o una lettera da qualsiasi parte dell’Arcipelago, questa arrivi a destinazione in tempi rapidissimi. Ma il mondo sta cambiando, la posta tradizionale si usa sempre meno e anche il servizio postale giapponese ha deciso di abbassare il livello di servizio per questo particolare prodotto, annullando la consegna delle lettere normali nel weekend e aumentando di un giorno il tempo di arrivo a destinazione.

“Di anno in anno la posta tradizionale diminuisce sempre più, quindi anche noi dobbiamo adeguare le nostre politiche”, ha affermato il capodipartimento per i prodotti postali di Japan Post Takashi Saito, chiedendo comprensione per la scelta di annullare a partire da mese di ottobre il servizio di consegna del sabato per la posta normale (la domenica già non c’era), aumentando così il tempo di attesa di un giorno.

La consegna della posta espressa e rapida, oltre che quella dei pacchi, resterà immutata. Per segnare la nuova centralità della posta rapida, Japan Post ha deciso un taglio del 10 per cento circa del prezzo da ottobre.

Nel fare questa scelta, Japan Post ha recepito il cambiamento nella normativa sul servizio postale, approvato a novembre dello scorso anno, che porta l’obbligo per l’operatore di effettuare consegne su cinque giorni invece di sei giorni.

Japan Post Holdings è un gigante con un asset al 2020 per 2.640 miliardi di dollari, praticamente la cassaforte del risparmio delle famiglie giapponesi. E’ controllata dal governo giapponese per circa il 57 per cento e il Ministero delle Finanze nipponico detiene un altro 14,6 per cento. Ha qualcosa come 250mila dipendenti.

Al centro di un controverso e diluito processo di privatizzazione, iniziato nel 2006 e, secondo i progetti, destinato a terminare nel 2028, ha recentemente acquisito l’8 per cento del conglomerato internet Rakuten per 150 miliardi di yen (1,35 miliardi di dollari)