Italia-Norvegia, chance di cooperazione in aerospazio per startup

Il webinar organizzato da Ambasciata Oslo, Nifro e Ice Stoccolma

MAR 4, 2021 -

Roma, 4 mar. (askanews) – “L’Italia e la Norvegia hanno una lunga storia di cooperazione nell’industria dell’aerospazio e quest’anno sono previste diverse attività tra gli stakeholder dei due Paesi. L’obiettivo è potenziare e facilitare nuove partnership sulla base dei legami storici”, ha detto l’ambasciatore d’Italia ad Oslo Alberto Colella aprendo il webinar “Aerospazio, buone pratiche e opportunità di cooperazione per startup norvegesi e italiane” organizzato dalla sede diplomatica italiana in collaborazione con Norwegian Industrial Forum Space Activities (NIFRO) e ICE Stoccolma.

“Siamo felici che ci sia molto interesse in questa area – ha aggiunto l’ambasciatore – e in questo evento ci sarà la possibilità di avere una fotografia completa di quello che sta accadendo a livello di startup tra Italia e Norvegia e delle opportunità di investimento e cooperazione”.

L’evento è stato incentrato oltre che sulla panoramica anche sugli incentivi e e il sostegno finanziario forniti dall’Italia come leva per investimenti nazionali e internazionali. E alla fine del webinar le aziende hanno potuto organizzare anche dei B2B.

Andrea Mattiello, responsabile della sede Ice di Stoccolma, che coordina tutta l’area della Scandinavia, ha sottolineato come l’Italia eccella nel settore dell’industria aerospaziale, “settimana nel mondo e quarta in Europa” con centinaia di compagnie anche di grande dimensione come “Leonardo e Avio” ma anche molte “piccole società e startup il cui ruolo può crescere con investimenti e nuove partnership”.

Per Mari Eldholm, direttore del NIFRO esiste “un potenziale in questo settore per ulteriori cooperazioni dati i livelli già esistenti di collaborazone nell’aerospazio” tra Italia e Norvegia. Nel Paese scandinavo “si assiste a un sempre maggiore spazio a iniziative statali per quanto riguarda l’aeroaspazio, ma per andare oltre e crescere la cooperazione con i partner europei e con l’Italia è un aspetto cruciale”. Oslo e Roma, infatti, “hanno interessi e priorità simili nel campo e a livello europeo stiamo investendo negli stessi progetti”. L’industria norvegese dell’aerospazio ha un giro d’affari di circa otto milioni di euro “ma sta crescendo” e ci sono opportunità di business “sia nei progetti europei che nell’ambito della space defence” come membri della Nato.

Tra gli aspetti più importanti sottolineati per le startup, “i due round di incubatore di impresa”, l’ingresso nell’ecosistema Nifro “delle startup”, il Centro per i sensori e i sistemi spaziali e l’Innovation center di Andoya dove si lavora sul lancio di piccoli satelliti e “dove c’è spazio per investimenti e partnership”.

Anilkumar Dave, Open Innovation Expert presso l’Agenzia spaziale italiana ha voluto parlate del “Kon-Tiki italiano verso lo spazio per le startup”: “Le startup di Norvegia e Italia nel settore spaziale possono volare alto se sono capaci di costruire un kon-tiki (una zattera) resistente”, ha detto Dave facendo riferimento alla zattera usata dall’esploratore e scrittore norvegese Thor Heyerdahl nella sua spedizione nel 1947 attraverso l’Oceano Pacifico dal Sud America alle isole della Polinesia. Dave ha dato poi un quadro dell’industria aerospaziale italiana che conta 200 compagnie, 80% pmi, per una produzione di 1,6 miliardi di euro. “Le prospettive future parlano di interazioni sempre maggiori tra spazio-non spazio, salute, nuovi settori, missioni scientifiche e in questo senso l’Asi promuove le startup con un approccio dal basso per fare emergere le idee”.

Nella seconda parte del webinar sono state presentate le opportunità di sostegno agli investimenti di Ice, Invitalia e del governo norvegese. E’ stato sottolineato come l’aerospazio italiano sia molto differenziato, con 11 distretti su 20 regioni con una concentrazione particolare nel Lazio, in Campania e in Puglia. Inoltre sono stati segnalati dei progetti interessanti, come lo Spaceport di Taranto Grottaglie, il settore della componentistica e delle battierie.

Sono state pi presentate le best practice di quattro startup, due italiane e due norvegesu: per AIKO è intervenuto Davide Vittori, a capo delle operazioni di business, design e sviluppo dell’Intelligenza artificiaòe per le missioni spazioali. Il Ceo di NTENTION Moina Medbøe Tamuly, ha parlato del software e hardware per consnetire l’interazione con la tecnologia smart e basata sui sensori e le piattaforme. Marcello Maranesi, amministratore delegato di GMATICS ha descritto l’integrazione sui dati geospaziali. Infine Ola Eid, confondatore di ORBITAL MACHINES ha descritto lo sviluppo di pompe turboelettriche per il lancio di veicoli.