Giappone, per estensione emergenza anti-Covid -28 mld euro consumi

Ieri governo l'ha prorogata fino al 7 marzo

FEB 3, 2021 -

Roma, 3 feb. (askanews) – L’estensione di un mese dello stato d’emergenza in 10 prefetture giapponesi costerà in termini di consumi 3.600 miliardi di yen, cioè qualcosa 28,4 miliardi di euro. Lo sostiene l’agenzia di stampa Kyodo, che ha interpellato in merito Toshihiro Nagahama, capo economista del Dai-ichi Seimei Research Institute.

Ieri il primo ministro nipponico Yoshihide Suga ha deciso di estendere il secondo stato d’emergenza proclamato dal governo fino al 7 marzo. Interessate dal provvedimento sono 10 tra prefetture e città metropolitane, tra le quali la capitale Tokyo.

Secondo Nagahama, la nuova ondata di contagi che negli ultimi mesi ha interessato il Giappone avrà un effetto negativo sulle previsioni relative al Pil e la proroga dello stato d’emergenza “ha consolidato una crescita negativa dell’economia giapponese” per quanto riguarda il trimestre gennaio-marzo.

Lo stato d’emergenza, in Giappone, non implica misure legalmente vincolanti per i cittadini, ma una forte richiesta a limitare le uscite e, nei confronti delle attività, a limitare la loro operatività. Il governo ha anche chiesto alle imprese di spostare sul telelavoro il 70 per cento della loro attività, cosa che secondo uno studio della Keidanren, la confindustria nipponica, è avvenuto solo nel 34 per cento dei casi.

In ogni caso il Giappone, che ha affrontato con un certo successo nel 2020 la pandemia grazie a una strategia incentrata sul tracciamento retroattivo dei casi e sulla rapida identificazione dei cluster epidemici, anche questa volta sembra essere riuscito a ridurre l’ondata epidemica, pur non avendola ancora domata. Oggi il numero di nuove infezioni rilevate in Giappone è 2.631, 676 delle quali a Tokyo. I morti connessi al coronavirus sono stati 120.