Giansanti (Confagricoltura): buoni risultati da accordo con Tokyo

A due anni da firma EPA, vantagi per export agroalimentare Italia

FEB 2, 2021 -

Roma, 2 feb. (askanews) – A due anni dall’entrata in vigore, l’Economic Partnership Agreement (EPA) tra il Giappone e l’Unione europea è risultato “vantaggioso per le esportazioni agroalimentari dell’Italia e dell’Unione europea”. E’ questa la valutazione fatta dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti e resa pubblica oggi in un comunicato.

“L’accordo commerciale con il Giappone è risultato vantaggioso per le esportazioni agroalimentari dell’Italia e dell’Unione europea. Anche lo scorso anno, nonostante l’impatto economico della pandemia, le vendite dei nostri prodotti sul mercato giapponese hanno fatto registrare un aumento di oltre il 5% sul livello del 2019, in controtendenza rispetto alla flessione delle esportazioni totali dell’Italia”, ha segnalato Giansanti.

L’EPA tra Ue e Giappone, dopo anni di negoziazione, è entrata in vigore il primo febbraio del 2019. Ieri è stato annunciato un ulteriore allargamento con 28 nuove Indicazioni geografiche protette (IGP) e con un allentamento ulteriore dei vincoli al commercio di autoveicoli.

Relativamente al settore agroalimentare, poi, il Giappone si è collocato tra i cinque paesi terzi ai quali è destinata oltre la metà delle esportazioni agroalimentari totali dell’Unione europea. Inoltre il Giappone ha recentemente avvicinato i propri standard enologici a quelli dell’Ue in linea con l’accordo e ha autorizzato nel suo territorio diverse pratiche enologiche dell’Ue.

“Le prospettive sono favorevoli e possiamo tagliare traguardi più ambiziosi, anche alla luce delle recenti modifiche dell’accordo con l’aumento delle indicazioni geografiche protette e la revisione delle pratiche enologiche da parte delle autorità giapponesi. Si sono cosi aperte nuove possibilità di collocamento per i vini italiani e possiamo migliorare la posizione già acquisita di quinto fornitore di prodotti caseari sul mercato nipponico”, ha commentato Giansanti.

“In attesa del rilancio del sistema multilaterale di gestione degli scambi e di una riforma del WTO, i dati relativi alle esportazioni verso il Giappone confermano, una volta di più, che gli accordi bilaterali sono uno strumento efficace per l’ulteriore affermazione del Made in Italy sui mercati internazionali – sottolinea il presidente di Confagricoltura – Ovviamente, gli accordi devono prevedere una chiara condizione di reciprocità”, ha proseguito il presidente di Confagricoltura.

“L’Italia e l’Unione europea non esportano solo prodotti destinati all’alimentazione, ma un sistema di produzione che garantisce i più alti standard a livello mondiale in termini di sicurezza per i consumatori, qualità, rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali – ha concluso Giansanti -. Sul mercato unico dell’Unione devono accedere prodotti che hanno requisiti analoghi a quelli richiesti dalla normativa europea”.