Ferro (Ice): nel 2020 agroalimentare +1,4% nonostante crisi

Crescita rallentata ma "unico e bello vedere segni positivi"

GEN 27, 2021 -

Roma, 27 gen. (askanews) – “Nel 2020 il settore agroalimentare se l’è cavata bene, nonostante sia stato un anno particolare, con un calo delle esportazioni complessive nei primi 11 mesi del 10,8%. Per i prodotti agroalimentari, invece, l’export è aumentato dell’1,4% rispetto al 2019”. Lo ha detto il presidente dell’Ice Carlo Ferro partecipando alla diretta Instagram organizzata insieme a Eataly per annunciare la collaborazione per tutto il 2021 nella promozione dei prodotti Made in Italy del settore nel mondo.

L’export anche per i beni alimentari e vitivinicoli ha quindi registrato il segno positivo “nonostante sia in rallentamento rispetto a 10 anni di crescita” ma per Ferro “è unico e bello in questo contesto vedere segni positivi”.

Le esportazioni del settore, che rappresenta il 10% dei 585 miliardi di export di beni e servizi italiani, sono cresciute con una forte presenza “dei prodotti più tipici, la pasta, l’olio, un po’ meno il vino ma anche qui si è creato un bellissimo equilibrio, perché le minori vendite nei canali legati alla ristorazione e agli hotel sono stati compensati dall’aumento delle vendite sull’ecommerce”, ha spiegato il presidente dell’Ice sottolineando che l’Agenzia ha firmato “una ozzina di nuovi accordi sul marketplace mondiale del settore vino”.