Milano, 27 mar. (askanews) – Il gruppo automobilistico Psa ha definito con medici e parti sociali un protocollo con misure “rafforzate” per garantire la sicurezza dei lavoratori quando riprenderà la produzione, ufficialmente sospesa fino alla giornata di oggi inclusa. La ripresa delle fabbriche europee sarà decisa in un calendario che sarà definito nei prossimi giorni anche per assicurare i pezzi di ricambio (la cui distribuzione centrale è rimasta operativa) per la manutenzione dei mezzi dedicati alla logistica e alla mobilità del personale sanitario in questa fase di emergenza.
“Non scenderemo a compromessi sulla salute dei nostri dipendenti – ha detto il numero uno del gruppo Carlos Tavares – in modo che il riavvio della produzione, necessario per la sostenibilità dell’azienda, possa essere effettuato in condizioni ottimali. Ho piena fiducia nella capacità dei dipendenti del gruppo Psa di aiutarci a uscire da questo crisi senza vittime. Il nostro spirito combattivo e la nostra forza mentale collettiva sono valori che mettiamo al servizio dei nostri concittadini”.
Anche i sindacati hanno dato il loro contributo alla stesura del protocollo e ne verificheranno la corretta implementazione tenendo conto dei diversi ambienti di lavoro in ciascuna fabbrica e creando “i prerequisiti per una ripresa delle attività”.
Fra le misure previste dal protocollo, la misurazione della temperatura, la fornitura giornaliera di dispositivi di protezione, ma anche il rispetto delle distanze di sicurezza, porte aperte (tranne porte tagliafuoco) per evitare il contatto con le maniglie, pulizia e disinfezione ogni 60 minuti, un tempo di attesa di tre ore durante qualsiasi scambio di parti (corpo a corpo), allungamento delle pause di 5 minuti per lavare le mani, separazione di 30 minuti tra i turni per evitare contatti fra il personale e il raddoppio delle linee di autobus interni per evitare affollamento sui mezzi.