Il gigante sudcoreano dei game Nexon sul mercato

Media: fondatore ha deciso di vendere, affare da 7 mld dollari

GEN 3, 2019 -

Roma, 3 gen. (askanews) – La più grande compagnia di videogiochi sudcoreana, la Nexon, va in vendita. E si tratterà probabilmente del più importante affare nella storia del paese, perché secondo il giornale JoongAng Ilbo si parla di un prezzo di vendita attorno ai 7 miliardi di dollari.

Al centro dell’operazione è il fondatore della compagnia, Kim Jung-ju, che ha deciso di mettere sul mercato la holding NXC, di cui possiede direttamente e indirettamente il 98,64 per cento. Deutsche Bank e Morgan Stanley sono state scelte per gestire l’affare.

Un portavoce della NXC ha risposto ai media sudcoreani che sta ancora verificando la notizia, apparsa sul Korean Economic Daily. A giustificare il passo di Kim sarebbe in particolare un’inchiesta su alcune transazioni e tangenti che continua da due anni e che lo vede coinvolto. “Kim ha espresso la sua intenzione alla gente che lo circonda che possa esserci bisogno di chiudere col business dei giochi, dal moemento che è stanco delle regolazioni e della percezione negativa, oltre alla inchiesta e ai processi che ha subito”, ha detto una fonte al Korea Times. Ma la NXC ha smentito questa ricostruzione, sostenendo che “il presidente Kim non si è lamentato delle regolazioni governative”.

La Nexon è stata fondata da Kim in Corea del Sud nel 1994, ma poi il quartier generale è stato spostato in Giappone. E’ entrata nella borsa di Tokyo nel tardo 2011. Su questo mercato, in realtà, la società ha registrato nel 2017 un buon andamento. La società controlla anche diversi altri marchi, come il mercato di cambio di criptomonete Bitstamp, il cambio di moneta virtuale coreano Korbit e il produttore di arredi per l’infanzia Stokke.

La politica in Corea del Sud sta discutendo se traslare i giochi nell’alveo normativo dell’industria del giocho d’azzardo, sulla base di quanto suggerito dall’Organizzazione mondiale della sanità che punta a porre un freno alla dipendenza. Inoltre Kim è stato accusato in diverse inchieste, anche se a maggio dello scorso anno è stato ritenuto innocente dall’Alta corte di Seoul.

Per quanto riguarda il possibile acquirente, ci sono molte speculazioni, ma le dimensioni del boccone sono troppo consistenti perché si tratti di un player piccolo o medio. Il nome che gira di più è quello della cinese Tencent, che distribuisce in Cina il gioco “Dungeon&Fighter”, una hit ddella compagnia, e che è già presente nel mercato sudcoreano dei game.