Peggy Guggenheim, arriva un catalogo per i visitatori non vedenti

Nuova tappa del progetto Doppio Senso con supporto di Florim

SET 15, 2022 -

Cultura Milano, 15 set. (askanews) – La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia ha presentato un nuovo tassello del progetto “Doppio Senso”, dedicato ai “Percorsi Tattili” nel museo: nato nel 2015, ha reso il patrimonio artistico della Collezione ancora più fruibile, creando un percorso di accessibilità e avviando, così, un processo di sensibilizzazione alla conoscenza dell’arte attraverso il tatto. Nel corso degli anni, grazie a una serie di visite guidate, adulti e bambini con disabilità visiva sono stati condotti alla scoperta di alcuni capolavori conservati in museo, riprodotti in termoform e resina, con matrice realizzata a mano presso il centro del Materiale didattico della Fondazione Istituto ciechi di Milano. Negli ultimi tre anni, a causa della pandemia, il progetto ha subito una battuta di arresto, ma oggi, grazie al sostegno di Florim, azienda ceramica italiana che ha fatto della sostenibilità la sua chiave di sviluppo e dal 2015 parte di Guggenheim Intrapresae, “Doppio Senso” ricomincia, con un’importante novità. Ad implementare il format consolidato che prevede la visita tattile con Valeria Bottalico, ideatrice e curatrice del progetto, e il laboratorio condotto dall’artista non vedente Felice Tagliaferri, il museo mette a disposizione un vero e proprio catalogo, che raccoglie le riproduzioni tattili di diverse opere in collezione accompagnate dalle rispettive schede tecniche descrittive, in italiano e inglese, redatte in Braille e in caratteri ad alta leggibilità. Un kit, dunque, sempre disponibile gratuitamente presso la biglietteria della Collezione, fruibile dal pubblico che ne faccia richiesta, e di supporto a una visita condotta così in totale autonomia. Dal 15 settembre, Superficie 236 (1957) di Giuseppe Capogrossi, La nostalgia del poeta (1914) di Giorgio de Chirico, Verso l’alto (1929) di Vasily Kandinsky, Uomini in città (1919) di Fernand Léger, e La voce dell’aria (1931) di René Magritte, saranno esposte all’interno delle sale della collezione permanente con le rispettive riproduzioni tattili. Il percorso tattile include, inoltre, sculture di Max Ernst e Alberto Giacometti, esplorate in originale, in seguito alla valutazione sullo stato di conservazione delle opere e della loro leggibilità al tatto. A seconda dei diversi riallestimenti della collezione, il catalogo a disposizione del pubblico con disabilità visiva integrerà il percorso, già accessibile in museo, con le riproduzioni tattili e la guida all’esplorazione dei capolavori di altri artisti come Paul Klee, Piet Mondrian e Pablo Picasso. “Fin dalla sua nascita – ha commentato la direttrice della Collezione, Karole P.B. Vail – Doppio Senso si è affermato come un percorso innovativo e sperimentale di accessibilità museale rivolto a non vedenti, ipovedenti e vedenti, sia adulti che bambini, pensato e realizzato in chiave inclusiva, un percorso teso alla formazione di una comunità sempre più ampia e partecipe alla vita museale e finalizzato dunque alla diffusione dell’arte moderna, nonché alla promozione del ruolo sociale ed educativo del museo stesso”. A rendere possibile la ripartenza di “Doppio Senso” è stata Florim, prima industria ceramica in Italia ad essere Società Benefit e unica al mondo Certificata B Corp che attraverso il marchio CEDIT – Ceramiche d’Italia ha realizzato “Hotel Chimera”: un’opera d’arte in ceramica composta da 80 pezzi unici, disegnati dalla designer e artista Elena Salmistraro, il cui ricavato dalla vendita è andato interamente a sostegno del progetto. “Crediamo che l’arte e la bellezza possano essere alla portata di tutti, anche dei più deboli. Siamo molto orgogliosi di aver preso parte a questo progetto che conferma l’importanza della relazione tra impresa e museo, arte e design”, ha detto Claudio Lucchese, presidente di Florim.